Biometano, il decreto in Gazzetta

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo il decreto 2 marzo 2018 “Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti”. Il provvedimento è quindi in vigore dal 20 marzo e introduce incentivi ai produttori di biometano oltre a nuove possibilità per assolvere l’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti.




Il decreto, a lungo trattenutio in sede europea, aveva ottenuto l’ok della Commissione del 1 marzo, il decreto è stato firmato il 2 marzo al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il provvedimento rappresenta un passaggio fondamentale per dare l’avvio alla filiera del biometano in Italia e prevede un bilancio indicativo di 4,7 miliardi di euro ed è destinato agli impianti che entreranno in esercizio tra il 2018 e il 2022.
Tra i punti principali:
– l’ampliamento del periodo di accesso agli investimenti oltre il limite precedente del 2020. In questo ambito sono stati ribaditi e rafforzati gli obiettivi di immissione in consumo di biocarburanti avanzati con un percorso di crescita nel tempo già delineato e che porterà a superare gli indicatori fissati in sede Europea;
– l’aumento delle garanzie di remunerazione degli investimenti, attraverso un meccanismo di “ritiro” dei Certificati di Immissione in Consumo (CIC) da parte del GSE ad un prezzo prefissato. Questo meccanismo consentirà anche alle imprese agricole di investire nella produzione di biometano da reflui zootecnici e sottoprodotti delle attività agricole.
– il miglioramento delle prospettive per la riconversione a biometano di impianti di biogas;
– l’inserimento di nuove prospettive di utilizzo del biometano sotto forma di Gas Naturale Liquefatto (GNL) che può contribuire ad un ulteriore incremento del mercato del gas nel settore trasporti.
Come ha sottolineao anche il Ministrodelle Politiche Agricole, il potenziale di sviluppo del biometano in ambito agricolo è notevole e può costituire un importante volano per lo sviluppo sostenibile e per la crescita dell’occupazione anche del nostro mezzogiorno, con un importante ritorno in termini di PIL e di ricadute sulle filiere locali, superiore a quello di altre tipologie di investimento e/o di fonti di energia rinnovabile.

IL TESTO DEL DECRETO

 

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