Smog, il piano in dieci punti di governatori e sindaci

Smog, il piano in dieci punti di governatori e sindaci
Smog, il piano in dieci punti di governatori e sindaci

Smog, inquinamento e mobilità sostenibile. In vista del vertice di domani al Ministero dell’Ambiente, l’Anci Lombardia ha predisposto un piano organico di proposte unitarie in 10 punti, che mira alla predisposizione di misure comuni, che sarà la base della proposta dell’Anci nazionale al tavolo del ministro.

“Nell’incontro di ieri con il presidente Maroni abbiamo condiviso decisioni importanti – ha dichiarato Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza -. Anzitutto la necessità di individuare automatismi stabiliti da provvedimenti regionali, che aiutino i comuni che ricadono nelle aree più inquinate lombarde ad adottare provvedimenti in caso di gravi emergenze, come quella che stiamo vivendo in questi giorni. Ciò è possibile grazie alla legge regionale del 2006.

I comuni che ricadono nelle aree a maggiore rischio smog sono centinaia, la maggior parte dei quali di piccole dimensioni senza strumenti organizzativi per analizzare la situazione e soprattutto per adottare provvedimenti conseguenti, come invece è possibile per i comuni capoluogo che pero agiscono su aree limitate. Per questo è fondamentale una regia regionale e una condivisione con le regioni della pianura padana. Nelle prossime ore definiremo con i tecnici della regione gli automatismi da mettere in atto di fronte a situazioni emergenziali, i quali dovranno essere accompagnati da investimenti in tecnologie per controlli puntuali ed efficaci e da campagne di comunicazione su scala regionale.
Nell’incontro di ieri abbiamo soprattutto preso atto di come negli ultimi anni la situazione dal punto di vista della qualità dell’aria, sia sensibilmente migliorata grazie, in particolare, a interventi strutturali che devono continuare ed essere più sostenuti, soprattutto con l’aiuto del governo e con le risorse che la Regione potrà mettere nuovamente a disposizione: dal risparmio energetico negli edifici – che potranno proseguire grazie alla conferma degli incentivi introdotti nella legge di stabilità -, fino agli incentivi per la progressiva eliminazione delle vetture più inquinanti (euro 0,1,2 e 3 diesel), soprattutto a favore di attività commerciali e di persone a basso reddito.
In particolare abbiamo chiesto a Regione e Governo di ripristinare i fondi per il TPL necessari per rinnovare il parco mezzi, di realizzare le infrastrutture necessarie a potenziare il TPL già individuate da tempo localmente.
Siamo soddisfatti dell’attenzione e dell’impegno manifestati dal presidente Maroni e dal governo, con il quale domani a Roma insieme ad Anci nazionale, proseguiremo il confronto con il ministro Galletti. Al governo illustreremo i 10 punti predisposti da Anci Lombardia illustrati ieri in Regione.”

IL PIANO IN 10 PUNTI
“Nei giorni scorsi – si legge nella premessa – è stata quasi ignorata la Conferenza sul clima di Parigi. L’opinione pubblica se ne accorge ora perché non piove da 2 mesi, tutte le città soffrono lo smog e in montagna non c’è neve.
Va tuttavia sottolineato che i dati dell’aria del 2015 confermano un miglioramento della qualità dell’aria rispetto a un decennio fa, segno che bisogna proseguire nella realizzazione di interventi strutturali. Al tempo stesso è indispensabile che la Regione attui un coordinamento propositivo per gestire le emergenze.
Per quanto riguarda le misure strutturali, questi i 10 punti che sottoponiamo a Regione e Governo come decisioni da prendere rapidamente.
1. Promuovere un coordinamento delle regioni della Pianura padana allo scopo di concertare azioni di lungo periodo ed azioni di emergenza.
2. Definire provvedimenti per affrontare le emergenze che scattino in modo automatico, quali ad esempio le limitazioni del traffico in tutta la regione dopo un periodo definito di sforamento dei limiti e l’obbligo di abbassare le temperature massime di riscaldamento negli edifici, siano essi pubblici o privati.
3. Ripristinare integralmente le risorse destinate al trasporto pubblico locale e fissare con certezza risorse nazionali e regionali disponibili nei prossimi 5 anni in spesa corrente e nuovi fondi per sostituzione bus e tram, in modo da poter programmare correttamente servizi, sistemi tariffari, dare certezza ad aziende ed utenti.
4. Utilizzare parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie per un forte rinnovo del parco treni locali.
5. Fissare una data di scadenza entro la quale non potranno circolare più e vanno rottamati gli euro 0,1,2 e 3 diesel, fissarla successivamente anche per gli euro 4 diesel. Prevedere incentivi e agevolazioni per chi cambia tali auto e prevedere al tempo stesso sgravi sul bollo per mezzi meno inquinanti.
6. Fissare una data entro la quale si dovrà per legge sostituire le caldaie più inquinanti pena il divieto di accensione, valorizzando gli ecoincentivi governativi che negli anni hanno comunque consentito di migliorare la situazione e favorire gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.
7. Finanziarie prioritariamente e realizzare nei prossimi 5 anni le infrastrutture del trasporto pubblico locale previste nei piani regionali e locali
8. Spostare progressivamente gli incentivi dall’autotrasporto merci al trasporto merci su ferrovia.
9. Accompagnare l’obiettivo 65% di raccolta differenziata con sanzioni per chi sceglie di non raggiungere tale soglia e la sostituzione dell’illuminazione pubblica in led entro i prossimi 5anni.
10. Realizzare entro 30 mesi una rete di ricarica elettrica efficiente a livello regionale che spinga in via prioritaria alla riconversione elettrica dei mezzi in sharing e della logistica merci. Prevedere incentivi per chi va a lavoro in bici sul modello francese.

Nelle città ci impegniamo con ancora maggiore determinazione a lavorare per ridurre il traffico privato, rendere più efficienti i mezzi pubblici, incrementare gli spazi pedonali, rendere car free le scuole.
Molto è stato fatto e tanto è ancora da fare. Realizzarlo in un contesto dove quello che facciamo quotidianamente è accompagnato da questi obiettivi nazionali e regionali sarebbe indubbiamente più semplice.
Milano, 28 dicembre 2015″

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