Gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica sono fortemente influenzati dal quadro regolamentare, dallo stato della rete e dalla struttura della produzione e del consumo di energia elettrica. Questi parametri giocano, infatti, un ruolo importante nella determinazione delle scelte di investimento; per esempio paesi con un elevato livello di penetrazione della Generazione Diffusa (GD) saranno più portati ad investire in programmi e progetti per l’aumento della hosting capacity, paesi con una elevata regolazione della qualità del servizio investiranno maggiormente nello sviluppo di tecnologie per l’automazione avanzata di rete e paesi con una quantità di domanda flessibile saranno più portati ad investire in progetti di adeguamento della domanda e di demand response.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore smart grid sono, come già detto, in continuo aumento. Il trend di forte crescita non è solamente a livello italiano ma anche a livello internazionale, mostrando come il mercato delle Smart Grid sia globalmente molto attivo; ciò è testimoniato anche dai numerosi rapporti e studi di mercato pubblicati ogni anno.
Per quanto riguarda l’Europa, il rapporto del JRC Institute for Energy and Transport ha catalogato gli investimenti avvenuti fino al 2012 sulla base dell’area geografica e della categoria di progetto; i risultati mostrano circa 281 progetti smart grid e circa 90 progetti di smart metering . Per quanto riguarda l’Italia, si contano 40 progetti di cui 21 di ricerca e sviluppo e 19 dimostrativi, suddivisi nei seguenti campi:
• integrazione della GD 66,51 M€;
• smart network management 65,3 M€;
• smart customers e smart home 4,78 M€;
• aggregation (demand response, VPP) 6,84 M€;
• electric vehicles e vehicle2grid applications 29,62 M€;
• integrazione delle FER 10,38 M€;
• smart metering avanzati 4,46 M€;
• altri.1,14 M€.
La stessa catalogazione è stata effettuata da Eurelectric; i risultati relativi all’Italia contano circa 23 progetti per un budget totale pari a circa 158.5 M€, il 78.26% su reti reali (83.28% del complessivo budget), il 21.74% di ricerca e sviluppo (16.72% del complessivo budget). Le categorie di progetto sono:
• smart grid : 60.87%;
• integrazione della GD: 8.70%;
• demand response: 8.70%;
• smart customer e smart home: 8.70%;
• veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica smart: 8.70%;
• altri: 4.35%.
Se, invece, si concentra l’attenzione sugli investimenti futuri che saranno effettuati da qui al 2020, secondo le stime effettuate dal Pike Research , gli investimenti in progetti smart passeranno dai circa 16 miliardi di dollari a livello globale del 2010 a circa 200 miliardi di dollari al 2020, di cui 80 in Europa, principalmente nel settore trasmissione, smart meters, distribution and substation automation.
Altre stime mondiali, effettuate dall’Innovation Observatory, identificano investimenti di 378 miliardi di dollari fino al 2030, di cui l’80% in dieci paesi di cui principalmente Stati Uniti e Cina (che prevede investimenti per 99 miliardi di dollari al 2030).
Altre stime a livello Italia sono state, invece, effettuate dall’Energy & Strategy Group che in stima un potenziale tra i 15 e i 60 M€, complessivo della rete di trasmissione e distribuzione, dei clienti finali attivi e passivi e considerando anche progetti innovativi, quali sistemi di accumulo e auto elettrica.
I risultati dei diversi studi differiscono in base alla metodologia utilizzata, ragione per cui non sono confrontabili con precisione. Nonostante ciò, offrono un ordine di grandezza significativo ed un chiaro trend di crescita utile per inquadrare la situazione globale, che prevede, quindi, un potenziale di investimento molto grande.
Incentivi e condizioni normative e regolatorie per lo sviluppo delle smart grid
Il quadro regolatorio relativo alla generazione diffusa in Italia si può descrivere identificando diversi livelli:
1. connessione alle reti elettriche
2. Accesso e utilizzo della rete
3. misura dell’energia elettrica
4. modalità di cessione dell’energia elettrica prodotta e scambio sul posto
5. Promozione dello sviluppo delle infrastrutture di rete
6. Flussi informativi e gestione dei database
7. regimi di incentivazione applicabili a certe forme di produzione di energia elettrica.
Vediamoli nel dettaglio indicando anche i riferimenti normativi principali.
Connessione alle reti elettriche |
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Condizioni procedurali ed economiche per richieste di connessione presentate dopo il 31 dicembre 2008 |
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Ogni livello di tensione |
Deliberazione ARG/elt 99/08 (TICA) e s.m.i. Modalità e condizioni contrattuali dei gestori di rete (MCC) Attualmente sono vigenti procedure standardizzate nel caso di connessioni alle reti BT e MT, mentre viene mantenuta più flessibilità in capo ai gestori di rete nel caso di connessioni alle reti AAT/AT. A metà 2010, a fine 2011 e a metà 2012, le condizioni per l’erogazione del servizio di connessione sono state nuovamente aggiornate con la principale finalità di ridurre i problemi derivanti dalla prenotazione della capacità di rete nei casi in cui all’accettazione del preventivo non fa seguito la concreta realizzazione degli impianti di produzione. |
Regole tecniche per la connessione |
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Media e Alta tensione |
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Bassa tensione |
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Accesso e utilizzo della rete |
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Trasporto |
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Dispacciamento e servizi di rete |
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Affidamento a terzi dei servizi energetici |
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Misura |
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Energia elettrica scambiata con la rete |
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Energia elettrica prodotta |
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Cessione energia e scambio sul posto |
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Ritiro dedicato |
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Scambio sul posto |
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Promozione dello sviluppo delle infrastrutture di rete |
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Investimenti smart |
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Flussi informativi e gestione dei database |
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CENSIMP e GAUDÌ |
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Fonti rinnovabili |
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Certificati Verdi |
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Conto energia per il fotovoltaico |
elettrica immessa da impianti che accedono al DM 5 luglio 2012)
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Conto energia per il solare termodinamico |
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Tariffa fissa onnicomprensiva per le altre fonti rinnovabili |
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Cogenerazione ad alto rendimento |
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Definizione di cogenerazione ad alto rendimento |
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Controlli tecnici e sopralluoghi sugli impianti |
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(Contributo a cura di Anie Energia)