La crescita del biologico, spinta dall’attenzione sempre più marcata dei consumatori alla qualità dei prodotti. I processi di digitalizzazione dell’industry, che consentono di migliorare la resa alzando sempre di più il livello dei controlli sulla filiera. La diffusione della certificazione SQNPI, che valorizza le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata. Il settore bieticolo è in rapida trasformazione, il che apre nuove opportunità di crescita agli operatori di settore, a patto di riuscire a tenere il passo dell’innovazione.
Questi temi – e non solo – sono stati al centro dell’evento “Alle radici dello zucchero” organizzato il 12 luglio a Pegola di Malalbergo (BO), presso la Società Agricola Bortolan alla vigilia dell’avvio della 61esima campagna saccarifera, a partire dalle bietole biologiche.
L’iniziativa è stata promossa da COPROB-Italia Zuccheri, l’unica filiera italiana dello zucchero, dal campo alla tavola, passando per l’agricoltura 4.0. Una realtà con oltre 70 anni di storia e 7mila aziende agricole aderenti, che ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato di 187,4 milioni di euro e un utile netto di 2,45 milioni.
“Risultati frutto di un percorso di crescita sostenibile del nostro sistema cooperativo, sempre più proiettato alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione in un’ottica di precision farming e agricoltura intelligente”, racconta il Presidente Claudio Gallerani. “La cooperativa punta a certificare tutto lo zucchero SQNPI o bio, favorendo un ulteriore sviluppo del settore a livello nazionale e regionale. Prevediamo inoltre un periodo di semina differenziato per andare incontro alle esigenze emergenti nel mercato”, aggiunge.
L’evento ha visto la presenza di numerosi produttori e aziende espositrici, operanti in tutti i principali comparti del settore, dai mezzi tecnici alle macchine ed attrezzature agricole, dai sistemi informatici agli strumenti tecnologici per l’agricoltura 4.0. È stata, dunque, l’occasione per tastare il polso a un comparto cruciale dell’economia italiana, nel pieno di una evoluzione radicale.
Tra le principali aree tematiche in cui si è articolata la manifestazione, da segnalare le prove varietali sperimentali e di mezzi tecnici, le dimostrazioni in campo di attrezzature e macchine agricole, i test con fitofarmaci e fertilizzanti, nonché con macchine innovative (droni, robot). Non ultimo: la possibilità di visionare da vicino le macchine da raccolta, di approfondire i sistemi per il monitoraggio, i Dss, i sensori e i software per l’agricoltura digitale.
Da segnalare anche un momento dedicato ai più giovani, i bieticoltori di domani, con la partecipazione di 13 Istituti tecnici agrari dell’Emilia Romagna e del Veneto, con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni le caratteristiche della filiera bieticola, e in particolare il percorso dei prodotti Coprob-Italia Zuccheri, che garantiscono elevati standard qualitativi e sono frutto di una produzione gestita nel pieno rispetto del territorio agricolo d’origine e del futuro dell’ambiente.
“La barbabietola da zucchero è una coltura resiliente ai cambiamenti climatici, può inserirsi in rotazioni con benefici evidenti sulle colture successive e i suoi sottoprodotti possono essere valorizzati in ottica di economia circolare”, ricorda il Direttore Agricolo Massimiliano Cenacchi.