Parte l’incentivo per sostenere lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile, e in particolare la filiera dei componenti, tra cui quelli per realizzare gli elettrolizzatori: Invitalia, soggetto che gestisce la misura per conto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha avviato da oggi e fino al prossimo 12 gennaio, una piattaforma dedicata per richiedere la concessione del contributo a fondo perduto.
Il 40% delle risorse è destinato alle Regioni del Mezzogiorno e alle isole. La misura è finanziata nell’ambito del PNRR (Misura 5.2 Idrogeno) con 100 milioni di euro.
Cosa finanzia
L’incentivo finanzia gli investimenti finalizzati allo sviluppo della filiera dei componenti per la produzione di idrogeno rinnovabile, inclusi i componenti per gli elettrolizzatori.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto.
Il piano di investimento deve prevedere:
progetto di investimento produttivo, con spese ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, riguardante:
a) impianti di compressione dell’idrogeno
b) impianti di stoccaggio dell’idrogeno
c) impianti di purificazione dell’idrogeno
d) elettronica di potenza e sistemi di interfaccia tra elettrolizzatore e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
e) componenti degli elettrolizzatori quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, elettrodi, diaframmi, membrane, piastre e altri componenti dello stack e/o delle celle
eventuale progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale nei limiti del 25% del complessivo costo ammissibile per il progetto di investimento produttivo, strettamente connesso e funzionale
eventuale progetto di formazione del personale nei limiti del 5% del complessivo costo ammissibile per il progetto di investimento produttivo, strettamente connesso e funzionale
Il progetto deve essere concluso entro l’11 maggio 2026 e deve rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm).