Le nuove installazioni di eolico, fotovoltaico e idroelettrico nei primi undici mesi del 2016 hanno subito un decremento (-8%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Si conferma la crescita del fotovoltaico con la nuova potenza installata fino a novembre 2016 che raggiunge 333 MW registrando un aumento del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risulta in aumento anche il numero di nuove unità di produzione connesse (+10%). Le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 96% degli impianti connessi corrispondenti a una potenza pari al 57% del totale. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre quelle con il maggior decremento sono Liguria, Toscana e Valle d’Aosta. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sicilia e Veneto, mentre quelle con il maggior decremento sono Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.
Si conferma il trend negativo per l’eolico con la potenza dei nuovi impianti installati in diminuzione del 22% nei primi undici mesi del 2016 (circa 263 MW) rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre le unità di produzione da fonte eolica connesse in rete sono aumentate del 2%. Le richieste di connessione di unità di produzione di taglia superiore ai 200 kW costituiscono l’85% degli impianti installati. Considerata la conformazione del territorio nazionale, la quasi totalità della potenza connessa (99%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.
Si registra ancora un calo per il comparto idroelettrico che vede ridursi del 42% la nuova potenza installata (raggiunti circa 63 MW). Il numero di unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2015 ha subito un decremento del 12%.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia e Valle d’Aosta. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore ai 3 MW connessi nei primi undici mesi del 2016 costituiscono il 74% del totale.
I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio di Anie Rinnovabili, l’associazione di Confindustria che raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano, fornitrici di servizi di gestione e di manutenzione, produttrici di elettricità in Italia e all’estero nel settore delle fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermoelettrico, idroelettrico e solare termodinamico.