Per la seconda volta consecutiva, Audi ha vinto la 24 Ore di Le Mans con una vettura da competizione ibrida e propulsore quattro. Ad aggiudicarsi la vittoria, il team composto da Loïc Duval (FR), Tom Kristensen (DK) e Allan McNish (GB).
Il dodicesimo trionfo dei quattro anelli a Le Mans è stato fra i più difficili: a seguito di un cambio di regolamenti dell’ultimo minuto, le tre vetture Audi R18 e-tron quattro hanno potuto coprire in media due giri per rifornimento in meno rispetto a Toyota, il rivale principale. I piloti Audi hanno, quindi, dovuto compensare in pista i pit stop aggiuntivi con tempi sul giro più veloci, il tutto in condizioni meteorologiche a tratti estremamente difficili.
Durante la gara, infatti, il percorso è stato flagellato da continui acquazzoni, causa di numerosi incidenti e di ben undici interventi della Safety Car.
Le tre vetture Audi R18 e-tron quattro, dotate di asse anteriore a trazione elettrica, sono risultate le più veloci per l’intera gara, oltre che le più efficienti. Sul novantesimo anniversario della 24 Ore di Le Mans è tuttavia sceso un velo di tristezza, a causa di un incidente mortale avvenuto in Categoria GT poco dopo l’inizio della gara. “Questo terribile incidente offusca, naturalmente, la gioia per un’altra importante vittoria Audi a Le Mans, che ha visto il nostro team e i nostri piloti affrontare condizioni estreme per 24 ore, senza alcun margine di errore”, ha commentato Wolfgang Ullrich, Responsabile di Audi Motorsport. “La notizia della morte di Allan Simonsen ha sconvolto tutti noi; oltretutto, nella sua carriera, il pilota aveva anche gareggiato con la Audi R8 LMS. Il nostro affetto va innanzitutto alla famiglia e agli amici, senza dimenticare il team di Aston Martin. Questo episodio dimostra come occorra sempre proseguire ogni sforzo per la sicurezza nell’automobilismo.”