“In Italia non ci sono siti adatti per costruire centrali nucleari e va rispettato il referendum che nel giugno del 2011 ha sancito il no degli italiani all’energia nucleare”. Lo ha affermato il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che ha precisato: “Comunque non mi piace demonizzare ideologicamente questo tipo di energia che viene prodotta in molti altri Paesi del mondo”.
Gli italiani si sono espressi a sfavore del nucleare con i referendum abrogativi del 12 e 13 giugno 2011. Si recarono alle urne circa il 57% degli aventi diritto e votò sì quasi il 50%.
Il testo del quesito in sintesi: “Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.