Gli interni del casello daziale in Piazza XXIV Maggio a Milano si trasformano in un purificatore d’aria in grado di rimuovere 21,56 grammi di agenti inquinanti al giorno.
Ben 7,87 kg in un anno.
E’ una delle iniziative di rigenerazione degli spazi urbani che vengono realizzate in occasione del Fuorisalone da DOS, Design Open’ Spaces, il primo distretto diffuso della città, orientato alla riqualificazione di spazi dimenticati, mai aperti al pubblico nella storia della Milan Design Week (8 – 14 aprile).
70 metri quadri di pareti all’interno del casello in Darsena, quartier generale di DOS, sono stati pitturati con Airlite, rivoluzionaria tecnologia per la pittura di esterni e interni in grado di eliminare l’inquinamento trasformando, a contatto con la luce naturale o artificiale, gli agenti inquinanti in minerali inerti.
“Abbiamo scelto, in collaborazione con DOS, una delle location storicamente più frequentate e trafficate della città – spiega Kristen Grove di Airlite – per dar vita ad un intervento rigenerativo che avesse una funzione sociale oltre che estetica. Uno degli spazi simbolo della vita notturna milanese diventa così un luogo del respiro, un ambiente che valorizza un prezioso bene collettivo: l’aria.”
I 70 mq di pittura corrispondono a 70 mq di bosco invisibile e rimuovono l’inquinamento prodotto da 15 auto euro 6 a benzina e 11 auto euro 6 a gasolio.
Il progetto DOS, Design Open’ Spaces, realizzato dagli studi Re.rurban e Emilio Lonardo in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio del Politecnico di Milano – Scuola del Design, vede otto spazi dislocati in sette zone diverse “ri-conosciuti” e restituiti alla città con una nuova veste e nuove funzioni, tra interventi di ristrutturazione, esposizioni e installazioni di design, un fitto calendario di eventi diurni e serali spaziando dalla musica live ai dj set, percorsi degustativi e incontri culturali.