Le riserve Biosfera Unesco italiane

Appennino emiliano
Appennino emiliano

Sono 13 le riserve italiane nella Lista dell’UNESCO dopo che il Consiglio internazionale di coordinamento dell’UNESCO, nell’ambito del programma “Uomo e Biosfera” (MAB), ha approvato all’unanimità l’iscrizione di 3 nuovi siti italiani nel prestigioso network mondiale delle riserve UNESCO.
Si tratta di 2 siti a carattere inter-regionale, l’Appennino Tosco-Emiliano, e il Delta del Po (quest’ultimo sul confine fra Veneto e Emilia Romagna), e del sito Alpi Ledrensi e Judicaria che si estende dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda nella Provincia di Trento.
Ma ecco l’elenco completo: Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise; Circeo; Miramare e costiera triestina; Cilento e Vallo di Diano; Somma Vesuvio e Miglio D’Oro; Valle del Ticino (inter-regionale); Isole toscane; Selva Pisana; Area della Biosfera Monviso/RBT Monviso (transfrontaliera); Sila; Appennino Tosco-Emiliano (inter-regionale); Delta del Po (inter-regionale); Alpi Ledrensi e Judicaria.

“E’ la prima volta, in quarant’anni, che l’Italia ottiene un risultato così importante a livello internazionale in ambito ambientale” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.  “L’UNESCO, iscrivendo 3 nuovi siti nella Lista delle eccellenze naturalistiche”, ha proseguito il Ministro, “evidenzia la straordinaria biodiversità e ricchezza di paesaggi del nostro paese e, al tempo stesso, riconosce la capacità delle comunità locali di saper trovare il giusto equilibrio fra uomo e natura, valorizzando l’insieme delle risorse umane, naturali, culturali, paesaggistiche e produttive presenti sul territorio. Per l’UNESCO, infatti, questi 3 siti naturalistici sono esempi emblematici di sviluppo sostenibile, sapendo offrire al mondo intero l’esemplarità di un percorso di crescita economica e turistica rispettosa dell’ecosistema e della biodiversità. Il riconoscimento pervenuto da Parigi mi riempie di orgoglio e conferma la bontà dell’azione di salvaguardia dell’ambiente avviata dal governo italiano”.

“Alla mia gioia di Ministro”, ha proseguito Galletti, “si unisce la mia gioia di emiliano per il risultato raggiunto dal mio territorio: sono doppiamente felice, doppiamente orgoglioso”.

 

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