L’industria chimica ha ridotto drasticamente il suo impatto sull’ambiente: circa il 95% in meno di emissioni inquinanti in atmosfera e oltre il 75% negli scarichi idrici rispetto al 1989.
Inoltre, ad oggi, l’industria chimica in Italia ha ridotto del 62% le emissioni di gas serra e migliorato la propria efficienza energetica del 50% ed è già abbondantemente in linea con gli obiettivi indicati dall’Unione Europea, a livello Ue, per il 2020 e per il 2030.
Le emissioni calcolate a parità di produzione si sono ulteriormente ridotte, indipendentemente dal ruolo che la crisi ha giocato, col suo impatto sui livelli di produzione.
Le imprese aderenti a Responsible Care continuano a dedicare risorse umane e finanziarie per lo sviluppo sostenibile, spendendo mediamente ogni anno oltre il 2% del proprio fatturato e destinano oltre il 20% dei propri investimenti a sicurezza, salute e ambiente.
Il comparto è già fortemente orientato allo sviluppo dell’economia circolare: circa il 45% dei rifiuti prodotti viene riciclato, recuperato o riutilizzato per il ripristino ambientale.
Questi alcuni dei dati del 22° Rapporto Responsible Care, il Programma volontario dell’industria chimica per la tutela di salute sicurezza e ambiente, coordinato in Italia da Federchimica e presentato il 9 novembre a Milano contestualmente alla Giornata Nazionale Sicurezza, Salute e Ambiente.
“Un’industria chimica forte e competitiva produce sviluppo sostenibile anche lungo tutta la filiera produttiva, con un impatto decisivo per tutto il sistema manifatturiero” ha detto Cesare Puccioni, Presidente Federchimica. “I prodotti della chimica, prevalentemente intermedi, sono in grado di trasferire ai settori a valle tecnologia, innovazione e sostenibilità ambientale; in una parola sola, competitività”.
La sostenibilità è anche un elemento di forte coesione tra le parti sociali del settore: “Il più delle volte – continua Puccioni – siamo stati fortemente innovativi e all’avanguardia anche attraverso scelte di Responsabilità Sociale condivise nella contrattazione e presenti anche nell’ultimo rinnovo contrattuale.
“E’ anche grazie a queste scelte se nella chimica imprese, lavoratori e loro rappresentanti sono uniti e seriamente impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile, anche attraverso la promozione del programma Responsible Care.
“La sostenibilità è una priorità industriale, economica e sociale per la chimica; un obiettivo complesso, che si persegue con efficacia solo se tutti – imprese, politica, società civile – opereranno per creare un ambiente favorevole alla nascita di nuove idee, di ulteriore impulso alla ricerca e all’innovazione”.
Nel corso della manifestazione sono state premiate BRACCO, SANOFI e YARA ITALIA per le “Migliori esperienze aziendali” per iniziative condivise, con i rappresentanti sindacali, in tema di welfare contrattuale e attenzione ai temi della sicurezza, della salute e della tutela dell’ambiente, giudicate come buone pratiche di riferimento e stimolo per la diffusione della responsabilità sociale.