Pubblicata oggi una nuova comunicazione contenente le linee guida della Commissione Ue riguardo all’incentivazione delle energie rinnovabili, che dovrebbe essere equilibrata e seguire il calo dei costi delle tecnologie (vedi il caso dei pannelli solari), con un maggiore coordinamento Ue, senza però modifiche non annunciate o retroattive. Secondo queste direttive verranno pertanto valutate le misure prese dai singoli Stati in relazione agli aiuti di Stato.
“Interventi pubblici che siano ben disegnati, mirati e proporzionati consentono alle autorità pubbliche di conseguire obiettivi di politica pubblica senza distorcere i mercati più del necessario”, si legge nella comunicazione.
Alcuni spunti, vanno in questa direzione strumenti come le aste, i feed in premium, le quote obbligate con scambio di titoli per il loro raggiungimento. Ma anche gli incentivi in conto capitale e meccanismi di cooperazione transfrontalieri, con trasferimento statistici, che permettano alla produzione verde di un Paese di concorrere al raggiungimento degli obiettivi in un altro.
Da rimuovere poi ogni distorsione che impedisca al mercato da solo di dare i giusti segnali di investimento – es prezzi amministrati o elevati sussidi alle rinnovabili. Inoltre i governi dovrebbero anche assicurarsi che i produttori da rinnovabili reagiscano a segnali di mercato e promuovano la flessibilità della domanda, ad esempio stimolando in consumatori attraverso tariffe differenziate e soluzioni smart grid e smart metering a usare l’energia nelle ore non di picco.