Sono oltre 768.000 le tonnellate di imballaggi in plastica raccolte nel 2013 (+11% rispetto al 2012) e 430.000 quelle di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata, riciclate nel 2013. Il dato medio nazionale di raccolta pro capite passa da 11,6 a 12,9 kg annui per abitante. Il servizio di raccolta differenziata è sempre più capillare: sono 7.325 i Comuni serviti e oltre 57 milioni i cittadini coinvolti, pari al 96% del totale.
Sono alcuni dei dati positivi emersi dal Bilancio 2013 di Corepla, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Un bilancio in positivo che porta con sé importanti ricadute sociali, ambientali, industriali e occupazionali.
In questo contesto un ruolo di primo piano spetta all’industria delle acque minerali, come testimoniano i dati dello studio “Riciclo e politiche di packaging sostenibile. Il settore delle acque minerali crea valore per la comunità” (realizzato nel 2011) condotto dall’Istituto Althesys e commissionato dal Gruppo Sanpellegrino, uno dei principali attori nel settore delle acque minerali.
Secondo lo studio, dal 2000 al 2010 l’adozione di politiche di riciclo degli imballaggi in plastica ha portato all’Italia benefici complessivi – economici, sociali e ambientali – stimati in 2,7 miliardi di Euro; 1,2 miliardi di Euro per il settore PET Acque Minerali (che significa 42 discariche evitate, 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate e risparmi di materie prime) e 232 milioni di Euro nel caso del Gruppo Sanpellegrino. Le principali voci che hanno contribuito a questo bilancio sono quelle ambientali e dell’indotto.