I record di mobilità sostenibile nel rapporto Euromobility

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Euromobility, associazione dei mobility manager, ha presentato il sesto Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”. Torino si conferma al primo posto, seguita da Brescia e Parma. Le più insostenibili L’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria.
Ma quali sono i record e le tendenze città per città?

Torino, Milano e Brescia credono sempre di più nel bike sharing
A Torino, Milano e Brescia continua l’impegno delle amministrazioni per la bicicletta e per il potenziamento del bike sharing, il servizio di biciclette condivise: Milano conta 13.000 utenti registrati e 1.800 biciclette, Torino 14.400 utenti e 540 biciclette (+80%), e Brescia 8.266 utenti e 259 biciclette (più che raddoppiate rispetto all’anno precedente). Nelle 16 città che usano il sistema elettronico gli utenti sono aumentati di oltre del 31% e le biciclette in circolazione di oltre il 35%.
Car sharing di nuovo in aumento, stallo invece per i mobility manager
Il car-sharing, l’auto condivisa, dopo la battuta d’arresto del 2010, inizia nuovamente a crescere nel nostro Paese: gli utenti crescono del 16,2% rispetto all’anno precedente e le automobili del 12,4%. Milano mantiene la pole position per numero di utenti (4.443), seguita da Venezia con 3.564 e Torino con 2.600. Sempre a Milano il primato di auto in car sharing (132) seguita da Torino (126).
A Cagliari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila, Latina, Pescara, Livorno, Sassari e Taranto, tutte città del centro-sud, continua l’assenza dei mobility manager: rimangono quindi sempre 41 le città in cui è presente il mobility manager di Area.
Trasporto pubblico, la maggiore offerta a Milano e Cagliari
La maggiore offerta di trasporto pubblico locale (vett*Km/ab) si registra a Milano, Cagliari, Venezia e Torino, mentre il maggior numero di passeggeri viaggiano a Venezia, Roma e Milano.
Nell’ultimo anno, secondo i dati di Legambiente utilizzati nel presente rapporto, le città di Monza, Bergamo Cagliari, Novara, Torino e Brescia hanno incrementato di molto l’offerta di trasporto pubblico, mentre nelle città di Modena, Salerno, Livorno, Napoli e Prato si è registrata una preoccupante riduzione. Sempre secondo i dati di Legambiente, nelle città di Foggia, Bergamo, Cagliari, Firenze, Monza, Torino, Brescia e Novara è cresciuto il numero di passeggeri trasportati, mentre una flessione superiore al 10% si è registrata nelle città di Palermo, Ferrara, Potenza, Pescara, Bari, Napoli. I dati dimostrerebbero che l’aumento di offerta da parte delle amministrazioni è premiato da una positiva risposta da parte dei cittadini, che usano di più il trasporto pubblico. I dati di Legambiente relativi all’ultimo anno non sono disponibili per le città di Aosta, Latina, Messina, Rimini, Siracusa e Reggio Calabria e ciò ha influito anche sulla classifica finale.
Stabile e sempre alto il tasso di motorizzazione, a L’Aquila, Latina e Catania il possesso più elevato
Stabile il tasso di motorizzazione, l’indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente, pari in Italia a 60,67 auto ogni 100 abitanti contro la media europea di circa 46. Le città con più auto sono L’Aquila e Latina, la prima con 73,9 e la seconda con 72,5 auto ogni 100 abitanti, seguite da Catania, con quasi 72 auto per 100 abitanti, e Potenza (71,8). Venezia, naturalmente, e Genova, Bolzano e Bologna contano invece il minor numero di automobili circolanti per abitante. Napoli, Torino e Milano si confermano invece le città con il più alto numero di autovetture per ogni kmq di territorio. Sono sempre le città del sud che presentano il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli che svetta (sono quasi il 57% le auto con più di 11 anni di vita), seguita da Catania, con il 52,2%. Relativamente agli standard emissivi più recenti (Euro 4 ed Euro 5), le città di Aosta, Trento e Firenze mostrano le percentuali più alte (il dato di Aosta è però falsato perché molte società di autonoleggio immatricolano qui le autovetture della propria flotta). Iniziano a circolare già alcune automobili di standard euro 6, la cui percentuale è però ancora molto bassa e pari allo 0.01% sulle 50 città, il maggior numero si registra a Roma con 293 automobili seguita da Milano con 173.
Inalterata rispetto allo scorso anno la classifica per le due ruote a motore: il tasso di motorizzazione più elevato si registra a Livorno (25,4 ogni 100 abitanti), seguita da Genova (22,6) e Catania (21.7), mentre le città con meno motocicli e ciclomotori sono Foggia (5.5), Venezia (6.6) e Potenza (7.1). Aosta mantiene il primato delle due ruote più inquinanti (il 48,0% sono Euro 0), seguita da Perugia (47,3%) e Udine (46,3%), mentre Livorno (19,1%), Firenze (22,8%) e Roma (23,3%) annoverano il minor numero di motocicli e ciclomotori Euro 0.
Si arresta nel 2011 la crescita del numero di auto a gas nelle 50 città
Mentre il 2010 aveva registrato un boom di auto a gas, grazie anche agli incentivi, con un aumento di quelle a GPL rispetto all’anno precedente del 19,7% e di quelle a metano del 7,8%, il 2011 registra purtroppo una battuta di arresto. Si confermano Ravenna, Ferrara e Bologna, con una media intorno al 18%, le città dove il gas va per la maggiore. Fanalini di coda nella classifica delle auto a gas sono sempre Trieste, Udine e Siracusa.
Veicoli comunali sempre più ecologici
A Forlì (73.2), Modena (70.8) e Bologna (62.3) le percentuali più elevate di veicoli a basso impatto (elettriche, ibride, metano, GPL) nelle flotte comunali. Il primato di auto elettriche e/o ibride spetta a Reggio Emilia (53.8%), di metano a Modena (58.6%) e di GPL a Bergamo (36.4%).
Inquinamento, aria buona a Genova e Potenza, cattiva ad Ancona e Torino
Solo le Città di Aosta, Cagliari, Campobasso, L’Aquila, Messina, Potenza e Sassari rispettano tutti i limiti imposti dalla normativa. Torino ha registrato sia il maggior numero di superamenti di PM10 (158 rispetto ai 35 consentiti), sia la più elevata media annuale (59 microgrammi al metro cubo rispetto al limite di 40). Seguono in entrambe le classifiche Siracusa, Milano e Verona. A Messina si è registrato il numero minore di superamenti (3), mentre Potenza ha registrato la media annuale più bassa, 21 microgrammi al metro cubo.
Sicurezza, è sempre Bergamo la città con il maggior numero di incidenti
Per il secondo anno consecutivo, il maggior numero di incidenti ogni 100 abitanti si registra a Bergamo (stabile a 2.7), seguita da Monza (2.6) e Vicenza (2.3), mentre l’indice di mortalità più elevato (numero di morti ogni 100 incidenti) spetta a Campobasso (5.0), seguita da Foggia (4.5) e Catanzaro (4.3). Strade molto più sicure rispetto all’anno precedente per numero di incidenti a Bari, Milano e Udine, mentre a Brescia, Bari, Piacenza e Messina è diminuito di molto l’indice di mortalità.
A Venezia il primato dei parcheggi di interscambio, mentre a Bologna quello della tariffazione
Bologna scalza Firenze in classifica per numero di parcheggi a pagamento (154 contro 144 ogni 1.000 autovetture circolanti), mentre Venezia si riconferma prima in classifica per dotazione di parcheggi di scambio (145 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), staccando di gran lunga Piacenza (71.6) sola al secondo posto.
Si affaccia una nuova iniziativa: il Giretto d’Italia
Anche nel 2011 l’iniziativa di maggior successo, alla quale hanno aderito tutte le città ad eccezione di Catanzaro e Forlì, è risultata la Giornata Nazionale della Bicicletta promossa dal Ministero dell’Ambiente. Molto seguita è risultata anche l’iniziativa Bimbinbici seguita dalla Settimana Europea della Mobilità alla quale hanno aderito 24 città contro le 14 dell’anno precedente. Le iniziative Bicincittà e Vivincittà hanno registrato rispettivamente un’adesione di 22 e 20 città su 50. La neonata iniziativa Giretto d’Italia ha da subito ottenuto l’adesione di 18 città. 
Per le merci servono regole condivise 
I regolamenti per l’accesso e la distribuzione delle merci nelle ZTL delle 50 città del rapporto differiscono da città a città e sono stabiliti in funzione del peso dei veicoli e delle emissioni inquinanti. Nella maggior parte dei casi l’accesso è limitato ai veicoli con peso inferiore a 35 q.li e con standard di emissione almeno Euro 2. A Bologna, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Livorno, Milano, Napoli, Perugia, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Salerno, Terni, Torino, Trento e Verona è richiesto per l’accesso il pagamento di una tariffa. Anche le fasce orarie differiscono da città a città e nella maggioranza di esse l’accesso è limitato tra le 9:00 e le 10:30 e tra le 14:00 alle 17:30. Quel che è certo, si sottolinea nel rapporto, è che il sistema di accesso alle Zone a Traffico Limitato per i veicoli commerciali necessita di regole chiare e condivise e di una regia nazionale. Per fortuna qualcosa si muove, prosegue Euromobility: risale infatti a qualche settimana fa la firma dell’Accordo sulla distribuzione urbana delle merci firmato da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANCI e grandi Aree Metropolitane. Le esperienze e le indicazioni delle grandi città, prime fra tutte Torino, Milano e Napoli, potranno così essere tradotte in norme condivise che facilitino il lavoro degli operatori e contengano l’impatto della distribuzione delle merci sui fenomeni di congestione e sulla qualità dell’aria delle città.

Il Rapporto: 
http://www.euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_città/50_città_2012.html

Leggi anche: Mobilità sostenibile. Torino ancora al primo posto, seguita da Brescia e Parma. Le più insostenibili L’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria.

 

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