Alla nostra green economy si devono 2milioni 964mila green jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Una cifra che corrisponde al 13,2% dell’occupazione complessiva nazionale, destinata a salire ancora entro dicembre. Dalla nostra economia ‘verde’ infatti arriveranno quest’anno 249.000 assunzioni fra green jobs in senso stretto e figure ibride con competenze green: pari al 44,5% della domanda di lavoro non occasionale. Quota che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo. Il contributo dei green jobs al prodotto lordo del Paese viene stimato per il 2015 a 190,5 miliardi di euro, pari al 13% del totale complessivo.
E’ quanto risulta da GreenItaly 2016, il settimo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, che misura e pesa la forza della green economy nazionale.
Quindi la green economy fa bene all’occupazione: anche nel creare lavoro la sostenibilità è un driver importante, sia tra le imprese eco-investitrici che tra le altre. Come già accennato, quest’anno le assunzioni programmate di green jobs in senso stretto (72.300) e figure ibride con competenze green (176.800) arriveranno nell’insieme a 249 mila, pari al 44,5% della domanda complessiva di lavoratori non stagionali. Nei settori “ricerca e sviluppo” le figure green richieste sono il 66% del totale: segno evidente del legame strettissimo fra green economy, innovazione e competitività. La domanda di lavoro di green jobs si caratterizza inoltre per una maggiore stabilità contrattuale: le assunzioni a tempo indeterminato sono ben il 53,4% nel caso dei green jobs, quando nel resto delle altre figure tale quota scende al 38%. Dal punto di vista settoriale, le costruzioni sono il comparto dove la domanda di green jobs è più intensa, coinvolgendo poco più di un terzo del totale delle assunzioni previste.
Dove sono più richiesti i green jobs? La prima regione per numerosità assoluta di assunzioni programmate di green jobs in senso stretto è la Lombardia, dove se ne contano quasi 20.000, pari a poco più di un quarto del totale nazionale (27,6%), seguita a distanza dal Lazio, dove si sfiorano le 9.000 assunzioni (12,2% del totale nazionale), dal Veneto con 6.400 assunzioni di green jobs (8,9%), Emilia Romagna e Piemonte con oltre 5.000 in ciascun caso. Sotto tale soglia si collocano due regioni meridionali, Campania e Sicilia, dove le assunzioni di green jobs sono poco più di 4.000. La Lombardia spicca anche per intensità relativa della domanda di green jobs a livello regionale, visto che è la regione con la quota più alta di assunzioni di figure green sul totale della domanda di lavoro regionale. Avvicinandoci ancor di più ai territori, le prime province per numerosità assoluta di green jobs programmate sono le grandi realtà di Milano, con 12.000 assunzioni, e Roma, con oltre 7.000. In terza posizione c’è Torino, dove la domanda di green jobs è di 3.700 unità circa, quarta Napoli con 3.000 assunzioni, quinta Bergamo con 1.870. Milano, Torino, Napoli e Roma si posizionano anche nella top-ten delle province a più alta intensità di richiesta di green jobs sul totale della domanda di lavoro provinciale.