Gas. Un’emergenza che fa pensare

Interrotto nella mattinata in Austria il flusso del gas proveniente dalla Russia per fronteggiare un incendio avvenuto presso il tratto di rete gestito dall’operatore Gas Connect. Di conseguenza è stata sospesa l’operatività del gasdotto che collega attraverso l’Austria il nodo di Baumgarten fino all’ingresso di Tarvisio della rete nazionale italiana.


La fornitura di gas ai consumatori italiani, ha fatto sapere il Ministero dello sviluppo economico, è comunque assicurata in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo.
In base al Regolamento europeo e al Piano di emergenza nazionale il Ministero ha pertanto dichiarato lo stato di emergenza.



“Il Ministero monitora costantemente la situazione in contatto con gli operatori interessati al fine di verificare i tempi necessari per la ripresa dei flussi.”
Piero Gattoni, Presidente CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione, ha così commentato le dichiarazioni del Ministro Calenda in merito all’incidente: “L’esplosione verificatasi oggi nel terminal di Baumgarten, in Austria, ci conferma che l’Italia e l’Europa non possono essere dipendenti da un solo fornitore di gas. Concordo, a questo proposito, con il Ministro Carlo Calenda quando sostiene la necessità di portare a termine il gasdotto TAP, poiché aiuterebbe a superare la fragilità del sistema di approvvigionamento energetico italiano e la dipendenza da un singolo fornitore. Investire nelle infrastrutture di approvvigionamento energetico in modo che possano attingere da più fonti, ci consentirebbe di candidarci ad hub europeo per la distribuzione del gas naturale”.
“L’Italia, inoltre, è potenzialmente uno dei maggiori produttori di gas rinnovabile, risorsa essenziale per il greening della rete in linea con quanto affermato dalla Strategia Energetica Nazionale. Il biometano – dichiara Gattoni – è un bacino energetico ancora quasi totalmente inutilizzato, una risorsa rinnovabile e 100% Made in Italy che, a sua volta, potrebbe contribuire a ribilanciare la nostra dipendenza energetica dall’estero”.
“Il nostro Paese – conclude Gattoni – può diventare leader nello sviluppo tecnologico del gas rinnovabile e stimiamo che il comparto possa arrivare a produrre 10 miliardi di m3 di gas al 2030, di cui almeno 8 da matrici agricole, pari a circa il 12-13% dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale e ai due terzi della potenzialità di stoccaggio della rete nazionale. Chiediamo pertanto al Ministro Calenda di riconoscere e sostenere questa importantissima specificità che unisce due eccellenze, l’agricoltura e l’industria della componentistica e della distribuzione del gas naturale”.

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