Le grandi piogge delle settimane passate hanno creato nei boschi le condizioni ideali per il proliferare dei funghi, anticipando la raccolta di oltre un mese rispetto alla stagione. Ma è bene essere prudenti e seguire alcune regole di buonsenso e prudenza, nel rispetto dell’ambiente e della propria e altrui siurezza.
Andar per boschi richiede infatti cautela, per evitare malori, persone disperse, ferite o addirittura morte. Il Corpo forestale dello Stato fornisce alcuni consigli utili agli amanti di questa attività.
1. Accertarsi in caso di dubbio sulla commestibilità del proprio raccolto, effettuare un controllo presso gli Ispettorati Micologici o l’Azienda Sanitaria Locale;
2. Il raccolto giornaliero non deve superare i tre chili per persona;
3. Non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio;
4. Pulire sul posto il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità;
5. I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L’utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto;
6. Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche;
7. Comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l’escursione;
8. Evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso;
9. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche;
10. Scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatti all’impegno e alla lunghezza dell’escursione;
11. In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo forestale dello Stato.
La raccolta e la commercializzazione dei funghi è disciplinata da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni, e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attività è consentita. E’ vietata la raccolta dei funghi nelle aree protette, quali riserve naturali e parchi nazionali, e la raccolta nelle ore notturne, sia per salvaguardia dei funghi stessi, sia per motivi di sicurezza.
Alcune Regioni hanno previsto nella propria normativa l’obbligo del possesso di un tesserino autorizzativo rilasciato dal competente Ufficio Provinciale, previa istanza, alla quale andrà allegato anche l’attestato di partecipazione ad uno specifico corso micologico.
Il Corpo forestale dello Stato ricorda che la raccolta dei funghi è comunque subordinata ad obiettivi generali di conservazione dell’integrità territoriale e degli equilibri degli ecosistemi, pertanto, anche il rispetto dei comportamenti adeguati nella ricerca e raccolta dei funghi consente la conservazione della natura e dei boschi.