Lotta al tabagismo, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016 che recepisce la Direttiva europea 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati, sono diventate più severe le norme che regolano il fumo, con entrata in vigore dal 2 febbraio 2016.
La Direttiva 2014/40/UE abroga la Direttiva 2001/37/CE (recepita con Decreto Lgs. n.184 del 24 giugno 2003) ed è finalizzata ad assicurare un elevato livello di protezione della salute attraverso maggiori restrizioni e avvertenze per dissuadere i consumatori (in particolare, i giovani) dall’acquisto e dal consumo di prodotti a base di tabacco e nicotina. Dopo la Legge 3 del 16 gennaio 2003 (art. 51) “Tutela della salute dei non fumatori”, sottolinea il Ministero della salute, si tratta del principale intervento normativo in materia di tabacco degli ultimi anni.
Principali novità
Introduzione sulle confezioni di sigarette, tabacco da arrotolare e tabacco per pipa ad acqua delle “avvertenze combinate” relative alla salute: testo, fotografia a colori e numero del telefono verde contro il fumo (800.554.088). Le avvertenze occuperanno il 65% del fronte e del retro delle confezioni e dell’eventuale imballaggio esterno divieto di additivi che rendono più “attrattivo” e “più nocivo” il prodotto del tabacco (es: caffeina, vitamine, coloranti delle emissioni, nonché additivi che facilitino l’inalazione o l’assorbimento di nicotina e che abbiano proprietà cancerogene, mutageniche o tossiche); abolizione dei pacchetti da 10 sigarette e delle confezioni di tabacco da arrotolare contenenti meno di 30 grammi di tabacco; divieto di utilizzare nell’etichettatura elementi promozionali e fuorvianti, come riferimenti a benefici per la salute o per lo stile di vita, ad un gusto o un odore etc.; divieto di apporre sulle etichette informazioni relative al contenuto di catrame, nicotina o monossido di carbonio, ritenute ingannevoli per il consumatore che, nel confronto tra più prodotti, tende a preferire quello con minori quantità di tali sostanze, ritenendolo meno nocivo divieto di “aromi caratterizzanti” nelle sigarette e nel tabacco da arrotolare. Per “aromi caratterizzanti” si intendono: odori o gusti chiaramente distinguibili, dovuti a un additivo o a una combinazione di additivi, come: frutta, spezie, erbe etc.
divieto di vendita a distanza transfrontaliera (on line) ai consumatori di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina.
Nuove disposizioni e obblighi in decreto
Sono state, inoltre, introdotte in decreto alcune disposizioni non espressamente previste dalla Direttiva, “ma fortemente sostenute dal Ministero della salute, in quanto coerenti con l’obiettivo di assicurare la maggior protezione possibile per i minori, anche favorendo la denormalizzazione del fumo per ridurre l’accettabilità sociale di tale comportamento”. Ecco i nuovi divieti: vendita ai minori dei prodotti del tabacco di nuova generazione; di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza; di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. Inoltre, inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori; verifica dei distributori automatici, possibilmente al momento dell’istallazione e comunque periodicamente, al fine di controllare il corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell’età dell’acquirente.
Misure relative alle sigarette elettroniche con nicotina
Divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche e di liquido di ricarica con presenza di nicotina, già precedentemente disposto da un’ordinanza del Ministro della salute; introduzione di requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina, a prova di bambino e di manomissione, corredati da un “foglietto illustrativo”, contenente istruzioni d’uso, controindicazioni, informazioni su eventuali effetti nocivi ecc.
Azioni future
In primo luogo il Ministero della salute attiverà il monitoraggio dell’applicazione e la valutazione dell’impatto del nuovo decreto sulla popolazione, attraverso un progetto coordinato dall’Istituto superiore di sanità.
Seguirà poi l’attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 (PNP) che tutte le Regioni sono pronte a sviluppare sul territorio. Il Piano prevede tra gli obiettivi nazionali da conseguire la riduzione della prevalenza dei fumatori di almeno il 10% entro il 2018), nonché il miglioramento/consolidamento della tutela dei non fumatori dal fumo passivo con l’incremento almeno del 5% dei valori del rispetto della legge nei luoghi di lavoro. In tal modo anche l’Italia contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo della riduzione di un ulteriore 30% della prevalenza dei fumatori entro il 2025, previsto dal Piano d’azione globale per la prevenzione della Malattie croniche dell’OMS. A sostegno del PNP, il Ministero sarà impegnato a favorire un’azione più incisiva e coordinata da parte di tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici di medicina generale e dai pediatri, per prevenire e controllare il tabagismo.
Verrà inoltre rafforzata l’azione di advocacy verso le altre Amministrazioni coinvolte, secondo i principi del programma Guadagnare salute, per far comprendere che la lotta al tabagismo non può essere perseguita dal solo settore sanitario e che le altre Amministrazioni sono chiamate, non solo e non tanto, a tutelare interessi di settore (tutela dell’Industria e dell’indotto produttivo e di mercato, salvaguardia della produzione agricola, mantenimento del gettito fiscale e controllo di attività criminali quali contrabbando e contraffazione), ma soprattutto ad individuare nel proprio ambito di competenza soluzioni volte, finalmente, alla riduzione della domanda e dell’offerta, secondo gli impegni assunti dal nostro Paese con la Convenzione Quadro OMS per il Controllo del Tabacco.
In particolare, sottoliena il Ministero, dovrebbe essere effettuata una riflessione sulla modifica delle politiche fiscali e dei prezzi dei tabacchi affinché gli interventi in questo ambito siano prioritariamente finalizzati alla riduzione dei consumi e non solo a garantire il gettito, sulla individuazione di alternative alla coltivazione del tabacco, sulla eliminazione di qualsiasi forma di pubblicizzazione dei prodotti del tabacco.