Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento di esecuzione con l’iscrizione della denominazione Finocchiona IGP nel registro europeo delle Denominazioni di origine protette e delle Indicazioni geografiche protette.
Con questo nuovo riconoscimento salgono a 271 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario, consolidando così il primato italiano in Europa per i prodotti di qualità.
La zona di produzione della Finocchiona Igp comprende l’intero territorio continentale della Toscana, escludendo le isole.
La principale caratteristica che differenzia e rende la Finocchiona unica nel panorama dei salumi è il marcato e inconfondibile aroma del finocchio utilizzato in semi e/o fiori nell’impasto e la morbidezza della fetta che talvolta tende a sbriciolarsi al momento del taglio.
La sua origine risale probabilmente da un periodo tardo medievale o rinascimentale.
Secondo la tradizione la finocchiona si prepara con le rifilature del prosciutto, il guanciale, e il grasso duro del maiale; macinati a grana media e conciati con sale, pepe, semi di finocchio, aglio, vino.
Il composto, una volta insaccato in budello naturale, viene lasciato maturare per circa una settimana in un ambiente riscaldato, che viene areato più volte al giorno. Solo dopo una stagionatura di almeno cinque mesi, in cantina o in altro luogo adatto, la Finocchiona si può gustare convenientemente.