Stop al pesce fresco a tavola da lunedì 11 agosto, per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana lungo tutto l’Adriatico da Trieste a Bari. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il provvedimento di fermo si allarga al tratto di costa da Pesaro a Bari per 42 giorni dopo che era già scattato lo scorso 28 luglio nel tratto da Trieste a Rimini per un periodo analogo. Il provvedimento ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, in un 2014 segnato da un calo del 7 per cento dei consumi di pesce fresco in valore nel primo bimestre.
Le barche delle piccola pesca possono ugualmente operare.
Il fermo pesca, iniziato il 28 luglio per l’alto Adriatico – spiega Impresapesca Coldiretti – nel tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 42 giorni, delle barche che hanno sistemi a traino, fino al 5 settembre e proseguito adesso con lo stop alle attività per il centro e sud Adriatico, da Pesaro a Bari, che riprenderanno il 22 settembre interesserà, a partire dal 15 settembre, i pescherecci operanti nel mare di Brindisi, Ionio e Tirreno (fino al 14 ottobre), mentre Sardegna e Sicilia decideranno autonomamente, con uno stop di almeno trenta giorni.
Il tutto in una situazione in cui, secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca la flotta di pescherecci italiana negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro. Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l’identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.