Un mondo estremamente variegato dietro il numero di visitatori che, nei primi due mesi di Expo, hanno degustato le etichette presenti all’interno della Biblioteca del Vino, fiore all’occhiello del padiglione realizzato dal Mipaaf in collaborazione con Vinitaly-Veronafiere.
“Una scalinata in metallo e legno di barrique, – comunica Vinitaly – racchiusa in una struttura elissoide che ricorda un acino d’uva, porta al piano superiore del padiglione “Vino – A Taste of Italy”, dove trova posto l’Enoteca del Futuro, in un’atmosfera improntata al lusso e all’eleganza che ricorda una sala di lettura”.
Professionisti del settore, appassionati ma anche semplici curiosi che il vino italiano lo hanno conosciuto solo sulla carta, magari attraverso qualche rivista straniera, ora hanno la possibilità di assaporarlo con tutti i cinque sensi.
“Qui, – prosegue Vinitaly – attraverso una serie di moderni enodispencer e con la guida di sommelier professionisti, si possono assaggiare 1.400 vini e distillati Made in Italy. Da monitor e display, poi, è possibile scoprire tutte le informazioni sulle etichette ed i territori in cui nascono”.
Un’enoteca che non ha eguali al mondo, tanto da essere candidata al Guinness dei Primati quanto a numero di vini proposti: 1360. Un colpo d’occhio straordinario per i visitatori del padiglione: nei primi due mesi di Esposizione Universale sono stati 135mila quelli che non hanno resistito alla tentazione di degustare un calice.
I numeri dei primi 2 mesi di attività dell’intero padiglione del vino “Vino – A Taste of Italy”, il primo dedicato al vino nella storia delle Esposizioni Universali, inoltre, parlano di 450.000 visitatori, dei quali il 20% esteri, provenienti in particolare dalla Cina, che hanno potuto assaggiare le numerose etichette della “Biblioteca del Vino”, proposte da oltre 750 cantine – si legge in una nota.
“L’Enoteca del Futuro – prosegue la nota – è progettata, per interagire con la app ufficiale di “Vino – A Taste of Italy” grazie alla quale il visitatore può recensire e dare un voto ad ogni vino assaggiato, così come acquistare online le bottiglie sulla piattaforma e-commerce di Vinitaly Wine Club.
Questo livello interpreta e dà voce ad un’unica e forte metafora: la produzione vitivinicola italiana è la Biblioteca del Vino, dove ciascun prodotto rappresenta un titolo, con una specifica storia da raccontare, un preciso autore e un futuro cui guardare insieme”.