I padiglioni di Expo contengono sorprese inaspettate, per gli ambienti naturali riprodotti e per le soluzioni di design ed energetiche utilizzate. A dimostrazione del sentimento green che accompagna l’esposizione universale. La visita di Oggigreen.it riparte dalla Malaysia e termina con il Vietnam (GALLERY).
Malaysia G12 – Il Padiglione della Malaysia ha la forma di quattro semi della foresta pluviale, lungo i quali si sviluppa la visita. La struttura esterna dei semi è costruita con il “Glulam” o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile. Nel quarto seme, musica, arte e cultura illustrano lo spirito malese.
Marocco H24 – Il Padiglione ricorda una cittadella fortificata araba. Al termine della visita, ci si può rilassare nel tipico giardino mediterraneo, con palme, olivi e aranci.
Messico H19 – Il Padiglione del Messico ha la forma di una pannocchia, che si può percorrere attraverso rampe elicoidali fiancheggiate da un corso d’acqua, fino ad arrivare alla terrazza sul tetto, che ospita un ristorante e un giardino urbano.
Moldova G11 – Nel Padiglione della Moldova, che ricorda una mela tagliata, viene proiettato il film “Joc. Pure energyof life”, realizzato per Expo Milano 2015, che racconta la storia di un gruppo di danza popolare moldavo.
Monaco G24 – Lo spazio espositivo del Principato di Monaco si divide in 11 stazioni create con casse da imballaggio, ognuna delle quali rappresenta un diverso tema legato alla protezione ambientale.
Nepal H8 – Il Padiglione ricorda la forma del mandala, il diagramma circolare composto dall’unione di figure geometriche che richiama il cerchio della vita. L’atmosfera in cui si calano i visitatori è quella degli antichi insediamenti delle valli di Kathmandu, con porticati e templi caratterizzati da 42 colonne intagliate a mano.
Olanda G18 – Il Padiglione olandese si ispira a un vero e proprio luna park con una ruota panoramica. Particolarmente adatto, dunque, anche ai più piccoli.
Oman G26 – Il grande Padiglione rappresenta una cittadina che richiama le architetture tipiche del sultanato.
Polonia G18 – Un corridoio conduce al primo piano del Padiglione. Qui i visitatori arrivano a un giardino magico. Dal suo centro si sviluppa uno stretto e tortuoso sentiero intervallato da alberi di mele. Il riflesso degli alberi negli specchi crea l’illusione di uno spazio vasto e infinito e allo stesso tempo enfatizza l’atmosfera magica del luogo. Dal giardino, i visitatori passano facilmente al successivo spazio espositivo, dove si trova l’installazione di una mela gigante. Partendo dall’interno della “mela”, i visitatori sono guidati fino al piano terra del Padiglione, dove continua la storia dell’economia polacca con grafiche animate e proiezioni. Il percorso conduce il visitatore al cinema, dove sono proiettati una serie di video.
Qatar H24 – Nello spazio del Padiglione, a forma di cesto, è possibile assistere a uno spettacolo interattivo.
Regno Unito H18 – La visita si ispira al movimento di un’ape, a partire da un’orchidea, passando per un prato fiorito fino al ritorno all’alveare, il tutto accompagnato dai rumori e dagli effetti visivi registrati da un vero alveare in Regno Unito.
Repubblica di Corea G9 – La struttura di rifà al “moon jar”, il tipico vaso in ceramica dove avviene il processo di fermentazione di alcuni piatti tradizionali, di cui verrà mostrata la preparazione e che si potranno degustare al primo piano.
Repubblica Ceca G7 – Il cuore del Padiglione è la zona della piscina, destinata a feste, eventi, degustazioni e laboratori per bambini.
Romania H18 – L’accesso principale all’area espositiva richiama l’aspetto di un flauto di Pan. Il piano terra rievoca un viaggio attraverso le bellezze naturali della Romania. Il primo piano dà invece spazio a un’interpretazione contemporanea della tipica abitazione di un villaggio, posizionata sul delta del fiume Danubio, in legno e vetro e circondata da un ampio giardino.
La Romania ha affidato il suo racconto a un personaggio tipico del folklore locale: Lia (CIocârlia), una ragazza dalla voce incantevole che secondo la leggenda si innamorò del Sole e si trasformò in uccello per raggiungere l’amato.
Russia G25 – Il Padiglione, a forma di L, ha come punto di attrazione la tettoia panoramica. Al piano terra sono esposti i prodotti alimentari tipici del Paese.
Santa Sede G18 – Fin dalle pareti esterne, il Padiglione propone due spunti di riflessione: “Non di solo pane vive l’uomo” e “Dacci oggi il nostro pane”. La visita inizia prima dell’ingresso, perché i visitatori sono accolti personalmente dai volontari. Il percorso espositivo procede illustrando in cinque scene le dimensioni ecologica, economico/solidale, educativa e religioso-teologica del tema. Nella quarta scena (“Educarsi all’umanità”), è proposta una tavola in legno sulla quale sono proiettati tutti gli ambiti della vita quotidiana in cui si può agire responsabilmente per cambiare il mondo. Anche il congedo è a cura dei volontari.
Slovacchia G24 – Un luogo dove ricaricarsi: l’area relax esterna al Padiglione della Slovacchia – composto da un cubo di listelli di legno con una cascata che alimenta un sistema di mulini – ospita infatti delle sedie a sacco dove è possibile alimentare i propri smartphone e tablet.
Slovenia H21 – Cinque piramidi di legno e vetro ripropongono il tipico paesaggio montuoso della Slovenia. Al termine della visita, che culmina in uno spazio aperto con viti, ulivi e una mini-foresta vengono donati a ciascuno cinque chicchi di grano saraceno.
Spagna H18 – Il Padiglione della Spagna propone un Viaggio del sapore che inizia con una valigia di 5×4 metri, punto di partenza di un’installazione audiovisiva dell’artista catalano Antoni Miralda. Una volta oltrepassato il portico, 20 valigie proiettano altrettante proposte visive (ognuna dedicata a un alimento). Miralda ha previsto che il viaggiatore/visitatore possa rispondere – in modo interattivo – a domande sull’alimentazione. La mostra Il linguaggio del sapore guida invece i visitatori nell’immaginazione culinaria di un cuoco attraverso i paesaggi e gli aspetti più rappresentativi della produzione agroalimentare.
Stati Uniti d’America G23 – Il Padiglione – al quale si accede tramite una passerella in legno recuperato dal lungomare di Coney Island – si ispira a un tradizionale granaio americano e si sviluppa come una struttura aperta su più piani. L’elemento distintivo del Padiglione è la grande ‘fattoria verticale’, da cui si otterrà un raccolto quotidiano.
Sudan H8 – Il Padiglione del Sudan si ispira alla casa “nubiana”, il nucleo abitativo caratteristico del Sudan. Si sviluppa su un solo livello con un cortile centrale – fulcro della vita casalinga sudanese e luogo adibito al consumo dei pasti – sul quale si affacciano diverse stanze tematiche. In questo centro, come è consuetudine in Sudan, vengono serviti piatti tipici, bevande naturali ed è presente un’esposizione di prodotti in pelle e altri oggetti del folklore sudanese.
Svizzera G21 – Quattro torri piene di acqua, sale, caffè e mele caratterizzano il Padiglione Svizzero. I visitatori accedono con gli ascensori e, una volta arrivati in cima, possono servirsi nelle quantità che desiderano. Man mano che le torri si svuotano, le piattaforme sui cui poggiano si abbassano, modificando l’aspetto del Padiglione stesso. La struttura comprende anche la Casa Svizzera, dedicata al tema dell’acqua, e l’esposizione interattiva di Nestlé, un percorso espositivo sul rapporto tra alimentazione e cervello.
Thailandia G13 – Il Padiglione della Thailandia si ispira al cappello tipico del coltivatore di riso, chiamato ngob. Ogni giorno lo spazio ospiterà performance diverse: boxe, marionette, maschere giganti e sfide musicali.
Turchia G24 – Il Padiglione richiama un melograno stilizzato (“nar”) e ospita un giardino di platani dove degustare il tè ottomano, circondati da chioschi e aree ercato.
Turkmenistan H26 – Il Padiglione, ispirato al tema “Acqua è vita”, si apre su una fontana scenografica, punto di maggiore
attrazione.
Ungheria H18 – In questo Padiglione – che si ispira nella parte centrale all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici – è disponibile per i musicisti un pianoforte ad alta ingegneria.
Uruguay G13 – Il percorso inizia nel giardino del Padiglione, dove il pubblico riceve le prime informazioni sull’Uruguay. Le persone accedono a una rampa sonora, dove potranno vivere un’esperienza sensoriale attraversando distinti paesaggi sonori dell’Uruguay: dalle voci del campo fino al rumore dell’oceano, dal crepitare del fuoco per fare una carne arrostita all’allegria del carnevale.
I visitatori entrano poi in una sala dove si immergono in un cortometraggio proiettato su schermi tenuti da braccia robotiche che circondano il pubblico. Si tratta di una produzione originale, il cui schema narrativo riflette, a partire da un dialogo tra generazioni, la tradizione dell’Uruguay e gli avanzamenti del Paese e pennellate di paesaggi.
Vietnam H9 – Il Padiglione del Vietnam è a forma di fiore di loto e questo simbolo del Paese si potrà anche degustare in diverse preparazioni del ristorante.
Leggi anche:
Expo, tutte le sorprese dei padiglioni (1° parte: A – B)
Expo: i segni particolari dei padiglioni (2° parte: C – G)
I padiglioni di Expo, carrellata (3° parte: I – L)