Le imprese e i centri di ricerca potranno beneficiare tra breve, a fini commerciali, di un accesso più affidabile ai dati sull’osservazione della terra ottenuti via satellite, grazie ad una proposta di direttiva presentata oggi dalla Commissione europea a Bruxelles. Obiettivo, facilitare l’accesso ai dati satellitari ad alta risoluzione (HRSD) sull’osservazione della terra che, insieme alle applicazioni basate su tali dati, costituiscono uno strumento indispensabile per il monitoraggio dell’ambiente, l’urbanistica, l’agricoltura, la gestione delle risorse naturali nonché la gestione delle catastrofi e delle emergenze.
Oggi tali dati e applicazioni rivestono importanza anche a fini di sicurezza e di difesa. Le norme che disciplinano l’uso a fini commerciali dei HRSD differiscono tuttavia da uno Stato membro dell’UE all’altro. Tale situazione frena l’espansione del mercato in quanto impedisce agli operatori dei settori correlati, tra cui rivenditori di dati, società di elaborazione dati, fornitori di servizi che creano valore e sviluppatori di programmi informatici, di accedere a dati essenziali. La proposta odierna mira a migliorare le condizioni commerciali di tali imprese in Europa e ad armonizzare in parte le norme che definiscono i HRSD, nonché le norme di trasparenza e le norme applicabili a tale settore nell’UE.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato a tale proposito: “L’utilizzo delle immagini satellitari rappresenta un settore d’attività importante in rapida crescita. La direttiva faciliterà l’osservazione della terra e l’accesso ai dati satellitari a fini commerciali nell’UE, il che favorirà l’espansione di tale settore innovativo e la creazione di nuovi prodotti e servizi. La nostra economia risentirà degli effetti positivi di una maggiore concorrenza grazie ad una più libera circolazione dei dati satellitari in tutta l’Unione.”
Cosa introduce la direttiva? Una definizione comune di HRSD, specificando quali dati satellitari sono considerati immagini ad alta risoluzione e necessitano di una regolamentazione e quali sono “pronti all’uso da parte delle imprese”;
norme comuni in materia di trasparenza, prevedibilità, certezza giuridica e trattamento equo;
norme comuni sull’efficienza e sull’attuazione favorevole alle imprese, in particolare per quanto riguarda le procedure utilizzate dagli Stati membri per disciplinare la diffusione di HRSD.
La proposta di direttiva è attualmente all’esame del Consiglio dei ministri dell’UE e del Parlamento europeo. In caso di esito positivo gli Stati membri dovranno adattare le rispettive disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva entro la fine del 2017.
Le immagini satellitari consentono l’osservazione ripetuta di qualsiasi regione del pianeta, su scale diverse e senza violare le sovranità territoriali. L’ultima generazione di satelliti concepiti per osservare la terra consente di ottenere immagini ad altissima risoluzione (sono visibili ad esempio oggetti di meno di 50 cm!), di assicurare un monitoraggio quotidiano e di accedere assai rapidamente alle immagini.
Attualmente, la produzione e la diffusione di HRSD da parte degli operatori commerciali sono disciplinate dalla legislazione del paese in cui tali operatori sono registrati. Le differenze di regolamentazione da un paese all’altro e la mancanza di trasparenza e di prevedibilità creano problemi lungo l’intera catena di valore dei dati HRSD nonché alle imprese clienti.
La direttiva interessa l’aspetto commerciale della politica spaziale dell’UE nel campo dell’osservazione della terra. Essa integra il programma Copernicus, l programma europeo dedicato all’osservazione della terra. Copernicus garantirà l’osservazione e il monitoraggio regolari di sottosistemi terrestri, dell’atmosfera, degli oceani e delle superfici continentali e fornirà informazioni affidabili, convalidate e garantite a supporto di un’ampia gamma di applicazioni e di decisioni nei settori dell’ambiente e della sicurezza.