E’ sempre più significativo il contributo delle rinnovabili per soddisfare la domanda di energia elettrica. Basti pensare che il 7 luglio, giorno nel quale è stato registrato il record in quanto a consumo – e Flegetonte ha fatto la sua parte – al momento della punta massima, il fabbisogno nazionale è stato coperto da una produzione da fonte rinnovabile prossima al 40%.
Il valore – 56.883 megawatt, nuovo record assoluto dei consumi di elettricità in Italia, rilevato da Terna alle 16 – registrato in una giornata con temperature massime mediamente più alte di oltre 5 gradi rispetto allo stesso periodo del 2014, è superiore di 61 megawatt rispetto al precedente record assoluto del 17 dicembre 2007 (56.822 MW) e di 5.333 megawatt a confronto con la punta di domanda del 2014 (51.550 MW, 12 giugno), un dato pari a oltre 2,5 volte il consumo di una grande città come Roma. Nel mese di giugno 2015 la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è in flessione del 1,6% rispetto a giugno dello scorso anno. Sono in crescita le fonti di produzione termoelettrica (+2,9%), fotovoltaica (+7,3%) ed eolica (+10,0%). In calo la fonte idroelettrica (-16,6%), stabile quella geotermica (0,0%). La domanda di energia elettrica in Italia è stata di 26,3 miliardi di kWh, un valore sostanzialmente in linea (-0,1%) con lo stesso mese dell’anno precedente. Depurata dagli effetti congiunti di calendario e temperatura, la domanda elettrica di giugno risulta in calo dell’1,1%: rispetto a giugno 2014, infatti, quest’anno c’è stato un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile superiore di circa mezzo grado centigrado. I 26,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di giugno 2015 sono distribuiti per il 46,3% al Nord, per il 30,1% al Centro e per il 23,6% al Sud.