Biometano, agli Stati Generali del Biogas che si sono svolti a Roma nei giorni scorsi il Consorzio Italiano Compostatori – l’associazione italiana per la produzione di compost e biogas – è intervenuto per chiedere una rapida conclusione della messa a punto del quadro normativo, ancora deficitario per quanto riguarda le regole tecniche.
“Le aziende italiane sono pronte a produrlo e commercializzarlo, ma mancano ancora le regole tecniche adeguate”.
Lo ha sottolineato il direttore del CIC Massimo Centemero, che ha proseguito: “Il biometano, combustibile rinnovabile che si ottiene raffinando il biogas generato dalla digestione anaerobica, rappresenta una nuova frontiera legata all’economia circolare, soprattutto nel settore dei trasporti. Si potrà affiancare al compost per completare il paradigma dell’economia circolare. Dobbiamo purtroppo rilevare che, nonostante gli impianti siano pronti e gli investimenti siano sulla linea di partenza, mancano le norme tecniche di attuazione per la produzione e l’utilizzo del biometano. Per questo sollecitiamo nuovamente, dopo due anni e mezzo dall’emanazione della norma che regola l’immissione del biometano in rete, la creazione di codici di rete e le caratteristiche standard tecniche che definiscano la qualità del biometano, sia per l’immissione in rete sia per l’autotrazione”.
L’Italia, ha ricordato il CIC nel corso dell’intervento, è seconda in Europa dopo la Germania per rifiuti organici trattati e per la produzione di compost: l’Italia potrebbe primeggiare in Europa dopo la Cop21 per la decarbonizzazione nel settore trasporti con la produzione di biometano quale combustibile avanzato.
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