Da oggi, martedì 22 marzo 2016 e fino ad esaurimento dei fondi disponibili riaprono, sul sito del Consorzio Ecogas www.ecogas.it, le prenotazioni degli incentivi ICBI, Iniziativa Carburanti a Basso Impatto, campagna del Ministero dell’Ambiente per la promozione di GPL e metano per auto.
Conosciuta anche come A Gas per l’Ambiente e sospesa dal 2012 per esaurimento dei fondi, è frutto di un Accordo di Programma tra lo stesso Ministero e una Convenzione tra Comuni, 674 per la precisione, della quale Parma è Capofila.
I fondi disponibili – un residuo di precedenti finanziamenti – ammontano a oltre 1 milione e 800mila euro, suddivisi tra tre interventi di incentivazione destinati alla trasformazione a GPL e metano. Si stima che le conversioni a gas incentivate grazie a questo intervento saranno circa 4.500. L’inizitiva e’ stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Parma, alla presenza dell’Assessore Mobilita’ e Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli, del Direttore dell’Ufficio ICBI Nicola Ferioli e del Presidente del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano.
Incentivi trasformazione Autoveicoli Euro 2 ed Euro 3 – Il primo intervento di incentivazione, che può contare su un fondo di 1,5 milioni, riguarda la trasformazione a gas di autoveicoli Euro 2 ed Euro 3 immatricolati dopo il 01/01/1997 appartenenti a persone fisiche o giuridiche residenti/con sede legale o operativa nei 674 Comuni che hanno aderito all’iniziativa.
Gli importi dei contributi ammontano a 500 € per il GPL e 650 per il metano, di cui 150 a carico delle officine di installazione: considerando l’esiguità del fondo, allo scopo di permettere un maggior numero di trasformazioni incentivate, è stato concordato tra le associazioni che rappresentano il comparto industriale artigianale GPL metano, firmatarie dell’Accordo di Programma, il Ministero dell’Ambiente e l’Ufficio ICBI, di comporre il contributo nel seguente modo: 150 € di sconto da parte dell’installatore che si va a sommare a 350 € per il GPL e 500 per il metano di contributo erogato da ICBI.
Incentivi trasformazione Veicoli commerciali leggeri – La seconda e la terza tipologia, le cui risorse ammontano complessivamente a 300mila euro, sono destinate alla trasformazione dei veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5t:
Incentivi BI-FUEL, rivolti alle trasformazioni a GPL e metano dei veicoli commerciali inferiori a 3,5t di categoria da Euro 2 in poi immatricolati dopo il 01/01/1997. L’importo delle agevolazioni è di € 750 per le trasformazioni a GPL e di € 1.000 per quelle a metano. Non è previsto lo sconto da parte dell’installatore. Il sistema di assegnazione del contributo è uguale a quello degli incentivi ai veicoli non commerciali ed è stata attivata sul sito www.ecogas.it un’apposita sezione per le prenotazioni. Aventi diritto, le persone giuridiche con sede legale o operativa in un Comune aderente alla Convenzione ICBI, escluse le imprese che esercitano attività trasporto merci in conto terzi. I veicoli ammessi, che possono essere di proprietà oppure oggetto di contratto di leasing, sono i commerciali leggeri utilizzati per l’esercizio di attività di trasporto in conto proprio: vetture M1 e veicoli commerciali N1 destinati al servizio di noleggio (con o senza autista) e alle attività commerciali ed artigianali; veicoli commerciali N1 per il trasporto merci urbano. Condizione necessaria, trovarsi nei limiti della regola de minimis.
Incentivi DUAL-FUEL, rivolti alle trasformazioni diesel/GPL e diesel/metano con uso combinato dei due carburanti. L’importo delle agevolazioni è di € 750 per le trasformazioni a GPL e 1.000 per quelle a metano. Il progetto, diretto alle aziende o enti pubblici con sede nei Comuni aderenti, che trasformano uno o più veicoli, è la vera novità dell’iniziativa ICBI 2016, in quanto permetterà di sperimentare questo nuovo tipo di alimentazione e soprattutto di eseguire prove di emissioni che potranno essere utilizzate dagli amministratori per i blocchi della circolazione. Il sistema di assegnazione dei contributi, pari a € 750 per il GPL e € 1.000 per il metano, avviene attraverso un’apposita procedura nella quale l’azienda si farà carico di compilare schede di monitoraggio dei veicoli trasformati. Ammessi, i commerciali leggeri N1 inferiori a 3,5t, con esclusione di quelli destinati ad attività di trasporto merci in conto terzi. E’ necessario trovarsi nei limiti del regime comunitario de minimis.
Per ottenere l’incentivo – La procedura è semplice: gli automobilisti interessati devono rivolgersi a un’officina aderente all’iniziativa. Quest’ultima, dopo avere verificato la disponibilità dei fondi e ottenuto il codice di prenotazione attribuito a ciascun intervento (che garantisce l’accantonamento del fondo), comunica al beneficiario quando potrà installare sul suo veicolo l’impianto a GPL o a metano. Il contributo, accantonato in ordine cronologico di ricevimento della domanda di prenotazione, viene detratto ed evidenziato in fattura sotto forma di sconto sul prezzo della trasformazione dall’officina, riferimento il listino prezzi massimi. Non è cumulabile con altre forme di agevolazione statali, se previsto può andare a sommarsi a iniziative locali o private.
Sul sito del Consorzio Ecogas – www.ecogas.it (al link http://www.ecogas.it/public/ICBI2016/index.html) – che contribuisce alla gestione operativa della campagna di incentivazione, sono consultabili tutte le informazioni, gli elenchi dei Comuni e quello delle officine di installazione che hanno aderito, presso le quali ci si può rivolgere per effettuare la conversione a gas usufruendo dell’incentivo statale. A disposizione per informazioni anche il sito dell’Ufficio ICBI: http://icbi.comune.parma.it.
Sperimentazione sui mezzi dual fuel – L’iniziativa di incentivazione sarà l’occasione per effettuare una sperimentazione sui mezzi dual-fuel, volta a dimostrare i benefici per l’ambiente della conversione a gas di veicoli diesel. La sperimentazione è promossa da un Comitato scientifico composto da Convenzione I.C.B.I., Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Consorzio Ecogas quale referente tecnico della Convenzione ICBI e dalle altre Associazioni di categoria; invitati anche i tecnici della Regione Emilia Romagna.
Alcuni dei veicoli che beneficeranno degli incentivi verranno dotati di dispositivi portatili di misurazione delle emissioni (PEMS), gli stessi utilizzati per i nuovi test RDE (Real Driving Emissions) per verificare i valori reali di emissione dei veicoli nelle prove su strada. Il principale inquinante monitorato sarà il Particolato (PM), oltre alle altre sostanze inquinanti previste per le omologazioni. Obiettivo, consentire anche ai veicoli dual fuel la libera circolazione durante i provvedimenti di limitazione alla circolazione; nello specifico del contesto locale, la commissione tecnica verificherà la possibilità di derogare i veicoli Euro3 diesel così trasformati dal divieto di circolare introdotto dal 2017 nel Piano dell’Aria della Regione Emilia Romagna.
Per agevolare lo svolgimento della sperimentazione, il Presidente della Conferenza degli Assessori e Assessore Ambiente e Mobilita’ del Comune di Parma Gabriele Folli ha chiesto una speciale deroga alla Regione Emilia Romagna, per consentire ai dual-fuel di muoversi in tutta tranquillità in caso di blocchi del traffico.
Convenzione I.C.B.I., laboratorio di buone pratiche per la mobilità sostenibile – ICBI è una campagna del Ministero dell’Ambiente partita per la prima volta nel 2000, nell’ambito delle iniziative legate alle Domeniche Ecologiche che si basa su una Convenzione tra Comuni, di cui Parma è capofila. Rappresentati dalla Conferenza degli Assessori, gli aderenti negli anni hanno avuto modo di confrontarsi su numerosi aspetti della tutela della qualità dell’aria.
L’ultimo rifinanziamento risale al 2005: 20 milioni di euro, di cui 15, pari al 75% del finanziamento, a incentivi per la conversione a metano o GPL di veicoli alimentati a benzina e 5, pari al 25%, al finanziamento di impianti di rifornimento a metano o GPL per flotte veicolari che effettuano servizi di pubblica utilità.
Con l’esaurimento dei fondi a disposizione, la Convenzione I.C.B.I non termina però la propria funzione, in quanto negli anni ha assunto il ruolo di laboratorio a costo zero di buone pratiche per la mobilità sostenibile. Punto di incontro tra amministrazioni locali e centrale, si è rivelata un luogo di concertazione, nel quale i rappresentanti degli enti locali, gli assessori all’ambiente e alla mobilità, hanno potuto confrontarsi sulle misure per il contenimento dell’inquinamento, come ad esempio le limitazioni al traffico e gli acquisti verdi.
Ora la Conferenza degli Assessori, oltre a caldeggiare il rifinanziamento degli incentivi a GPL e metano, chiede un futuro per la più grande compagine di Comuni d’Italia – ad oggi 674, comprendenti praticamente tutte le maggiori località per popolazione – anche in vista dello sviluppo di nuove tecnologie legate ai carburanti a basso impatto, che aprono nuovi scenari, dal biogas al GNL.