E’ orami una presenza consolidata quella delle auto ecologiche in vari compionati automobilistici italiani. E’ il caso del Cite, il Campionato Italiano Turismo Endurance. A Vallelunga ieri il quinto appuntamento in calendario.
Al via dell’impegnativa gara di durata si è presentata anche la Seat Leon alimentata a GPL con sistema ad iniezione liquida LDI, condotta per l’occasione dai componenti del board BRC Mariano Costamagna e Massimiliano Fissore.
Nella sfida del mattino, come sempre di 48 minuti + 1 giro, l’equipaggio della BRC che si è alternato al volante delle Leon, ha conquistato un settimo posto assoluto, piazzamento che ha fruttato anche un quarto posto di categoria, ad un soffio dal terzo gradino del podio.
Purtroppo il secondo round, previsto nel pomeriggio, è stato annullato a causa di un violento nubifragio che si è abbattuto sul circuito.
Anche in questa gara BRC ha continuato a testare le nuove pastiglie freno BRC Brake Racing, che oltre all’impiego sulle Kia Venga GPL del Green Hybrid Cup, hanno fatto la loro comparsa anche nella gara Endurance.
BRC ha infatti iniziato a produrre presso i propri stabilimenti, e quindi ad impiegare sulle proprie vetture, pastiglie freno per applicazioni racing, realizzate con formulazioni specifiche per gare in pista e rally.
A proposito poi di Green Hybrid Cup, che, lo ricordiamo, è riservato alle Kia Venga 1.6 con alimentazione Ibrida a GPL ed organizzato da BRC Gas Equipment, con la collaborazione di Kia Motors Italia, è andato in scena sul circuito Piero Taruffi di Vallelunga il quarto appuntamento.
Lombardelli trionfa sotto la bandiera a scacchi. Ghione, trasparente ai fini dell’assegnazione dei punti, è secondo davanti a Gnemmi e Tommasin, che sembrano ormai i veri pretendenti alla vittoria finale.
Il Green Hybrid Cup archivia in questo modo il penultimo appuntamento stagionale. L’ultimo atto della sfida andrà in scena a Varano de Melegari il prossimo 25 ottobre. Gnemmi e Tommasin sembrano ormai gli unici candidati alla vittoria finale che consacrerà il Campione Italiano Energie Alternative 2015, anche se la matematica e le ultime prestazioni non condannano ancora Lombardelli e Palanti.