L’impollinazione è un momento importante, addirittura vitale. A rischio. Come denunciato da Greenpeace, eenza api e altri insetti impollinatori, fino al 75% delle colture potrebbe rischiare di subire “una riduzione di produttività”.
Ma in Italia il settore dell’apicoltra è vitale: sono 1.560.000 gli alveari presenti in Italia con una produzione stimata intorno alle 12.500 tonnellate per un indotto superiore a 40 milioni di euro. Nel 2014 il valore attribuibile all’export si attesta oltre i 27 milioni di euro e i Paesi maggiormente interessati sono stati Germania, Francia, Arabia Saudita e Regno Unito.
Il Vice Ministro Andrea Olivero, intervenendo ad Expo, ha sottolineato: “L’apicoltura non è solo un settore produttivo ma il nucleo del sistema ambientale, un presidio della biodiversità e come tale la nostra azione di tutela deve essere ad ampio raggio”.
A protezione del Made in Italy, il miele di provenienza esclusivamente nazionale è riconoscibile attraverso un’etichettatura di provenienza obbligatoria.
Al miele italiano vanno anche degli aiuti: con Decreto 3 Giugno 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 Luglio 2015, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto a erogare la quota di partecipazione dell’Italia, in qualità di Stato membro UE, al “Cofinanziamento nazionale del programma di azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti della apicoltura, di cui al Regolamento CE n. 1234/2007, per la Campagna 2014-2015 ai sensi della legge n. 183/1987”. L’importo erogato, pari 2.839.530,00 di Euro, va ad aggiungersi all’equivalente somma resa disponibile direttamente dall’Unione Europea per una cifra complessiva, che dovrebbe essere destinata al comparto apistico nazionale, di 5.679.060 Euro.
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