Dopo la bocciatura da parte del TAR Sicilia della moratoria dell’eolico tentata nel 2014 la Regione riprova con un provvedimento penalizzante per il settore. A denunciarlo è l’Anev, l’associazione nazionale energia del vento.
“L’Assemblea regionale siciliana – si legge in un comunicato – ha approvato una legge che ostacola la realizzazione di installazioni eoliche superiori a 200 kW, proseguendo nella sua opera di boicottaggio del settore eolico per mezzo di una legislazione così forzata da essere giudicata illegittima e di violazione rispetto a quando prescritto dalle norme nazionali e sovranazionali in materia di rinnovabili e riduzione della CO2 .”
Risale allo scorso anno infatti la bocciatura da parte del TAR Sicilia della moratoria dell’eolico posta in essere dalla Giunta regionale siciliana con una serie di provvedimenti approvati nel 2013 e già sospesi nel gennaio 2014, finalizzati a bloccare le autorizzazioni con la sospensione del calendario delle Conferenze dei Servizi.
L’Anev ha in più occasioni denunciato pubblicamente l’illegittimità delle norme emanate dalla Regione Sicilia, come per altre regioni, vedendo confermate ogni volta le proprie previsioni e non esclude anche in questo caso la predisposizione di una segnalazione per evidenziare profili di illegittimità anche in relazione al dettato costituzionale.
“Ciò che rammarica è la mancanza di visione da parte delle Istituzioni regionali siciliane e del Presidente Crocetta, i quali trascurano le potenzialità di una risorsa preziosa come il vento, di cui la Sicilia dispone e disporrà nel futuro e che offre opportunità di sviluppo enormi, anche in termini occupazionali. Solo in Sicilia il settore impiega oggi 4.663 addetti tra diretti e indiretti (dato aggiornato 31.12.2014) e presenta un potenziale di 9.765 unità al 2020. Si stanno ostacolando peraltro le aziende che oggi operano in Sicilia, ovvero soggetti seri, affidabili e trasparenti che lavorano in tutto il mondo secondo criteri votati al rispetto delle regole e dell’ambiente. Anev ha promosso tra le sue aziende associate sin dal 2002 l’applicazione delle regole del Protocollo firmato con le principali associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace, per il corretto inserimento dell’eolico nel paesaggio, che prevede un elevato livello di tutela dell’ambiente e la minimizzazione degli impatti visivi. Tali cautele sono state trasferite poi nelle Linee Guida Nazionali. Non va trascurato infine l’apporto dell’eolico in termini di benefici ambientali, la mitigazione del surriscaldamento globale e le catastrofi ad esso legate, cui la Sicilia è soggetta, e che avrebbero conseguenze drammatiche per le popolazioni locali, l’agricoltura e il turismo.
Anev auspica che le Istituzioni siciliane interrompano quest’azione di boicottaggio basata su pregiudizi e su una visione cieca. Prendano invece atto delle vere potenzialità del settore e di quanto questo possa dare ad una Regione come la Sicilia, che necessita di sviluppo e occupazione.”
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