Parte il primo bando del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per il sostegno all’insediamento dei giovani agricoltori. Lo ha approvato la Giunta regionale nell’ultima seduta del 2015, su proposta dell’assessore alle Risorse agricole Cristiano Shaurli.
La programmazione del Psr prevede che per i giovani agricoltori sia aperto un bando all’anno dal 2015 al 2020.
“Il tempestivo avvio del bando – ha dichiarato l’assessore Shaurli – darà l’opportunità al maggior numero possibile di giovani di richiedere il contributo, posto che la domanda per il premio di insediamento può essere richiesta entro i 12 mesi dall’effettuato insediamento”.
Shaurli ha evidenziato “il ruolino di marcia intenso e spedito del Programma di sviluppo rurale, che in due mesi dall’approvazione ha visto convocato il Comitato di sorveglianza e svolgersi decine di incontri illustrativi in tutta la regione. Ora – ha concluso l’assessore – il nuovo bando è pronto e dà gambe alla strategia dell’Amministrazione regionale che ritiene prioritari innovazione e ricambio generazionale nel settore primario, coniugando competitività, sostenibilità ambientale e formazione, fondamentali per l’agricoltura del futuro”.
Il bando mette a disposizione quasi 6,5 milioni di euro, al netto delle risorse disponibili per la formazione e le consulenze, di cui quasi 2,8 di quota Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Prevede la possibilità di attingere a un premio per “l’avviamento di imprese per i giovani agricoltori” (misura 6 del Psr), che ammonta globalmente a 2.875.000 euro; a risorse per il “miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese agricole” (misura 4 del Psr, 3.216.000 euro); a ulteriori contributi per l'”efficientamento dell’uso dell’acqua nelle aziende agricole” (misura 4 del Psr, per 375.000 euro).
I giovani agricoltori al primo insediamento possono chiedere l’assegnazione di tutti e tre i benefici, acquisendo così l’intero “pacchetto”, con l’obbligo però di attivare contemporaneamente un processo di formazione professionale (misura 1, “sostegno ad azioni di formazioni professionale”) o, alternativamente, il supporto di un consulente (misura 2, “servizi di consulenze per gli operatori agricoli e forestali e le Pmi attive in zone rurali”). Tutte le domande di formazione/consulenza saranno soddisfatte e in relazione a esse si quantificherà l’impegno finanziario complessivo del bando.
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