Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, partecipando nei giorni scorsi in Expo all’iniziativa di Finmeccanica sull’utilizzo della tecnologia, dei satelliti e dei droni in agricoltura, ha annunciato l’avvio di un tavolo tecnico di lavoro presso il Ministero, per la redazione del primo Piano nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione, valorizzando a tal fine le risorse della Rete Rurale nazionale prevista nell’ambito del secondo pilastro della PAC.
“Unendo le professionalità di enti e istituzioni pubbliche, a cominciare dal CREA, – ha dichiarato il Ministro Martina – con le migliori esperienze private di settore, è possibile arrivare entro fine anno alla redazione di una vera e propria strategia d’investimento italiana sulla frontiera dell’agricoltura di precisione a tutto vantaggio delle peculiarità del nostro modello agricolo. Sono convinto che l’Italia possa diventare leader in Europa nell’utilizzo di tecnologie e innovazioni in grado di rendere più efficienti le pratiche agricole, puntando sulla sostenibilità ambientale e aumentando la competitività delle nostre imprese”.
“Vogliamo lavorare con le Regioni per sfruttare al meglio le opportunità che abbiamo – ha proseguito Martina – con la nuova programmazione dei fondi europei per investire nella sperimentazione e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative con i Partenariati europei per l’innovazione, che vedranno protagonisti enti di ricerca, università e imprese. Allo stesso tempo grazie ai Programmi di sviluppo rurale fino al 2020 avremo più di 1 miliardo di euro da dedicare agli investimenti innovativi delle imprese, con un contributo che va da un minimo del 40% a un massimo del 50%. Per incentivare ulteriormente l’ammodernamento delle aziende agricole abbiamo promosso la stipula di convenzioni tra Regioni, Organismi pagatori e Abi per concedere prestiti agevolati fino al 100% delle spese che rientrano in questi programmi”.
“Ci sono filiere e territori – ha concluso il Ministro – pronti a investire su questa sfida decisiva per il futuro del modello agricolo italiano. Siamo leader nella meccanizzazione agricola, nei sistemi esperti di irrigazione, e crediamo sia venuto il momento di fare un ulteriore salto di qualità. Con il piano nazionale avremo finalmente una strategia unitaria e una sinergia nuova tra pubblico e privato per dare futuro alla nostra agricoltura”.