Anche le auto ibride possono essere trasformate a Gpl o a metano. Un ottimo modo per ridurre al minimo la quantità di inquinanti emessi in atmosfera e al contempo risparmiare davvero tanto. Questo vale soprattutto per chi non si muove solo in città, ambiente dove la trazione ibrida è particolarmente conveniente. Infatti, sui percorsi extraurbani arriva in soccorso il gas.
Già da diversi anni sono presenti dei prototipi tri-fuel, uno di questi, realizzato dalla Oxigas di Forlì con impianto Gpl Landi Renzo, ha partecipato anche all’edizione 2012 dell’Ecorally San Marino – Città del Vaticano, la competizione di regolarità valevole per il Campionato Fia energie alternative dedicata ai veicoli meno inquinanti che si tiene ogni anno.
Ma ora è arrivata finalmente la circolare che permette “l’omologazione e l’installazione di sistemi di adattamento GPL e metano per i veicoli ibridi già in circolazione” senza problemi. E’ del 5 novembre scorso (Direzione generale per la motorizzazione, divisione 3, prot. 27253) e prende atto del fatto che “risultano sempre più numerose le richieste di trasformazione dell’alimentazione di veicoli ibridi ad alimentazione GPL/CNG”.
Come noto, evidenzia la circolare, i veicoli ibridi in circolazione sono dotati di propulsione meccanica ricavata da un carburante di consumo e da un dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia elettrica.
“In previsione di istanze da parte dell’utenza tese ad ottenere l’autorizzazione alla circolazione di veicoli ibridi con l’installazione di impianto a gas LPG/CNG (Gpl /metano, ndr) si rende necessario chiarire la procedura da seguire per la loro omologazione.”
Nel documento si precisa che per poter estendere l’omologazione per l’installazione dei sistemi a gas già omologati per veicoli a benzina ai veicoli ibridi, tali veicoli dovranno essere sottoposti ad una serie di verifiche, al fine di accertare la rispondenza alle norme vigenti in termini di emissioni.
Adempimenti dei Centri Prova Autoveicoli e del Servizio Tecnico della DIV3 – Il veicolo ibrido trasformato, come anticipato più sopra, dovrà essere sottoposto a prova (di tipo I) per la verifica dei limiti antinquinamento. Per ottenere l’estensione dell’omologazione del sistema valida per l’intera gamma di veicoli ibridi in circolazione (cioè per l’intera famiglia di veicoli ibridi analoga a quella per la quale il sistema era già stato omologato per i veicoli funzionanti a doppia alimentazione), il costruttore del sistema a gas Gpl o metano dovrà presentare alla prova un veicolo rappresentativo.
Adempimenti degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile – “Le procedure di collaudo presso gli UMC della Motorizzazione per veicoli ibridi per l’installazione dei sistemi LPG/CNG rimangono invariate rispetto a quelle già stabilite per i veicoli a benzina”.
Quindi prima il costruttore di impianti a gas dovrà ottenere l’omologazione dell’impianto di sua produzione per una specifica famiglia di veicoli ibridi presso i Centri Prova, poi l’utente finale potrà rivolgersi alle officine abilitate come avviene per l’installazione di qualsiasi impianto a gas in after market. La modifica all’alimentazione del veicolo verrà quindi annotata sulla carta di circolazione.
“Di questo provvedimento si sentiva da tempo l’esigenza – ha dichiarato Alessandro Tramontano, Presidente Consorzio Ecogas, organismo associativo degli operatori di Gpl e metano autotrazione – i costruttori di impianti sono pronti e da installatori e automobilisti le richieste arrivano numerose. Ci auguriamo che questa soluzione possa prendere piede, è infatti un ottimo modo per ottimizzare al massimo risparmio ed ecologia già sperimentato in diverse città, anche da auto che effettuano servizio taxi”.
Ora attendiamo le omologazioni, poi pronti a partire con tre propulsioni a bordo!