Per i prossimi due anni la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano stanzia oltre 320 milioni di euro con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture attraverso l’innovazione e la digitalizzazione delle reti.
Migliorare le infrastrutture del servizio idrico integrato attraverso una spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione delle reti sono gli obiettivi che Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, si è prefissato.
Nel periodo 2023-2033 Gruppo CAP investirà circa 1 miliardo e 104 milioni di euro, mentre per il biennio 2024-2026, gli investimenti stanziati ammontano a 324,6 milioni di euro, con un valore medio di 162,3 milioni all’anno. Questi investimenti, che includono anche i finanziamenti ottenuti in ambito PNRR, sono volti a favorire la digitalizzazione delle infrastrutture.
Gruppo CAP ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 12,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022 (5 milioni). È aumentata anche l’EBITDA, che tocca quota 110,6 milioni (+ 18,9% rispetto all’anno precedente), mentre i ricavi si attestano a 413,5 milioni di euro. Questa crescita si riflette anche in una continuità sugli investimenti destinati allo sviluppo sostenibile del territorio servito, che anche nel 2023 hanno superato i 100 milioni di euro.
Con il nuovo piano 24-28, Gruppo CAP conferma la centralità della politica di investimento all’interno della propria strategia, così come il proprio posizionamento tra i big player nello sviluppo dell’economia circolare in Italia. L’obiettivo è innanzitutto integrare la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, per incentivare il processo di decarbonizzazione alla base della rivoluzione verde e della transizione ecologica invocata dall’unione Europea.
Il Piano Industriale prevede inoltre una riduzione di 50 milioni di euro del nuovo indebitamento già previsto nel Piano Industriale 2023, grazie al miglioramento dell’andamento finanziario rilevato nell’ultimo anno e di quello prospettico dei prossimi anni.
Gli investimenti di Gruppo CAP nei prossimi anni si focalizzeranno principalmente sul PNRR, come ad esempio il PNRR Perdite Idriche, che prevede la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, per il quale verranno investiti oltre 96 milioni di euro, oppure il progetto Città metropolitana Spugna, che ha come obiettivo la riqualificazione funzionale di spazi pubblici aperti in termini ecologici, fruitivi e di valore estetico. Il progetto, realizzato insieme alla Città metropolitana di Milano, si compone di 90 interventi di drenaggio urbano sostenibile e nature-based solutions del valore di circa 50 milioni di euro. Attraverso la gestione sostenibile delle acque piovane attraverso sistemi naturali volti a contrastare le isole di calore, l’obiettivo è ridurre il consumo di suolo e migliorare la qualità dell’aria.
In linea con la propria strategia, Gruppo CAP, di recente ha fondato CAP Evolution, la nuova realtà che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy. CAP Evolution gestisce i 40 impianti di depurazione del Gruppo, vere e proprie bioraffinerie che si occupano del trattamento delle acque reflue, ma anche nella valorizzazione degli scarti, ottenendo, in particolare dai fanghi, fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali o biometano.
Ogni anno negli impianti gestiti da CAP Evolution vengono trattati 350 milioni di metri cubi di acque reflue di cui il 34% viene riutilizzato, e oltre 80mila tonnellate di fanghi di depurazione, dei quali circa 40mila vengono reimpiegati in agricoltura, altri 14mila usati come fertilizzanti e 30mila termovalorizzati per produrre energia. L’obiettivo è termovalorizzare fino a 65mila tonnellate e trasformarne 20mila in fertilizzanti. Sfruttando i fanghi prodotti, considerandoli come una risorsa e non più come scarto, è attivo un processo di valorizzazione energetica del biogas con recupero calore, energia elettrica e produzione di biometano.
CAP Evolution gestisce anche gli impianti fotovoltaici che forniscono agli asset di Gruppo CAP energia da fonti rinnovabili. Il Piano Industriale di CAP Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030, attraverso la produzione da fotovoltaico e agrivoltaico e dall’integrazione con Neutalia, l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da CAP. Attualmente, il contributo energetico è del 3%, con previsioni di crescita al 40% entro il 2026. Inoltre, CAP Evolution promuove la creazione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili.
Per il 2024 CAP Evolution prevede ricavi pari a 77 milioni di euro, di cui 1,3 milioni derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.