In Italia sono diversi gli edifici che presentano necessità di adeguamento e manutenzione, non solo in un’ottica di vivibilità e sicurezza ma anche di minore impatto ambientale. Un fattore importante che porta a riflettere sulla necessità diffusa di effettuare un ammodernamento delle strutture architettoniche.
Oggi, a fronte dei sostegni stanziato dallo Stato, i quali si prevede saranno rinnovati ulteriormente con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è possibile, a fronte di condizioni agevolate, migliorare l’efficienza termica degli edifici. Una misura che riguarda anche gli interventi per i sistemi di climatizzazione invernale dove non tutti i tipi di caldaie sono uguali e orientarsi può risultare tutt’altro che semplice. In questo articolo parliamo di quanto la scelta della giusta caldaia sia cruciale e di quali agevolazione fornisce il SuperBonus 110%.
SuperBonus 110%: come funziona per gli impianti di climatizzazione
L’Ecobonus è una misura che ha fatto parlare non poco, in questi ultimi anni, dando anche lavoro in più a tecnici e professionisti del settore edile che si trovano, ed è la fase più delicata, a valutare se ci sono i requisiti di accesso ai sostegni statali. La scelta della caldaia è, quindi, due volte delicata dal momento che si inserisce all’interno di un quadro normativo preciso e allo stesso tempo è necessario riesca a soddisfare le esigenze di chi la vive in prima persona.
Per quanto riguarda il SuperBonus 110% è importante tenere presente che la caldaia è uno degli interventi previsti all’interno di un progetto generale per la riqualificazione dell’edificio. L’obiettivo complessivo è quello di ottenere un miglioramento energetico di almeno due classi energetiche oppure del raggiungimento di quella più alta. In tal senso è indispensabile rifare l’APE, il certificato che testimonia il cambiamento e la regolarità degli interventi realizzati. La caldaia è una delle misure più cruciali e lo Stato ha dato una spinta ecologica forte in tal senso.
L’Ecobonus 110% presenta dei sostegni validi solo nel caso l’impianto termico sia preesistente e la caldaia sia quindi sostituita con una di nuova generazione. Non sono contemplati gli interventi totalmente ex novo. L’aliquota applicata varia dal 65% al 50% a seconda dell’intervento e della tipologia di caldaia prescelta. L’importo massimo risulta comunque pari a 30.000 euro e sono compresi i seguenti costi:
- Intervento di smontaggio della vecchia caldaia.
- Acquisto nuova caldaia.
- Se necessario, interventi di tipo murario.
- Costi prestazioni professionali precedenti.
Il SuperBonus rappresenta, quindi, un’opportunità importante per chi possiede un immobile e necessita di effettuare un ammodernamento oppure, semplicemente, non vuole rinunciare a questa situazione conveniente senza precedenti.
Perché optare per una caldaia nuova
Una nuova caldaia, se scelta con attenzione preferendo un modello di nuova generazione, è in primo luogo ecologica, considerando che i vecchi impianti sono sensibilmente più inquinanti.
Un intervento di questo tipo, inoltre, è valido anche dal punto di vista delle bollette: risparmiando energia si riesce ad avere un impatto minore sui costi. La spesa di luce e gas è oggi una delle più importanti, essendo l’Italia un Paese che presenta sul territorio una scarsa quantità di materie prime ed è allo stesso tempo indietro dal punto di vista delle fonti rinnovabili. La sostituzione della caldaia rappresenta, quindi, un piccolo gesto attraverso cui fare molto di più.