Smog. Per contrastarlo e perseguire il miglioramento della qualità dell’aria come previsto dall’Accordo di bacino padano siglato da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto dal 1° ottobre – e fino al 31 marzo 2019 – in numerose aree nel Nord partono le prime misure di limitazione del traffico.
Grande protagonista il diesel, che subisce le limitazioni più forti, in particolare fino all’Euro 2 e 3, con alcune punte che bloccano anche gli Euro 4.
Va comunque sottolineato che le misure adottate nelle diverse zone d’Italia, pur essendo abbastanza uniformi, non sono tuttavia identiche, quindi per sapere come comportarsi è bene verificare le ordinanze emesse dai singoli Comuni.
Il Consorzio Ecogas, che riunisce gli operatori dei settori GPL e metano per auto, ricorda che i veicoli alimentati a GPL e metano possono consentire di circolare liberamente.
In Lombardia tra i veicoli esclusi dalle limitazioni nell’ambito delle misure strutturali permanenti ci sono quelli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o GPL, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione.
Anche in Emilia Romagna dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 è confermato il via libera per veicoli a metano e GPL, oltre che per elettrici e ibridi.
Un altro esempio è fornito dal Comune di Venezia Mestre: anche qui tornano attive dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019 le limitazioni al traffico e agli impianti termici/spandimenti di liquami zootecnici e abbruciamenti, volte al contenimento delle polveri sottili (PM10), in base a quanto richiesto dall’Accordo di Programma del bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria. Deroga per veicoli alimentati a benzina o gasolio dotati di impianti omologati che consentono il funzionamento del veicolo esclusivamente a GPL o Metano, nel caso di veicolo a benzina, o a GPL (mixed fuel) o metano (dual fuel) nel caso di veicolo a gasolio.
Il Consorzio Ecogas sottolinea inoltre che la soluzione più conveniente per inquinare meno e circolare anche in caso di limitazioni al traffico è la trasformazione a GPL e metano, che può essere effettuata presso oltre 6.000 officine specializzate in tutta Italia.
“L’investimento affrontato per la trasformazione – sottolinea Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – potrà essere recuperato in tempi brevi: il risparmio sul pieno è molto elevato e può arrivare anche fino al 60%. Abbiamo calcolato che un’auto che percorre 20.000 km all’anno con un consumo di 10 km/litro, ammortizza la maggior spesa in meno di 12 mesi.”
Secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, “le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro 6.”