In Italia il 2017 si è classificato al sesto posto tra gli anni piu’ caldi dal 1800 con una temperatura che è risultata di 1,16 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, a conferma delle anomalie climatiche in corso. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature da 217 anni. Si conferma anche in Italia la tendenza al surriscaldamento dopo che il 2016 si è classificato al quarto posto tra gli anni più bollenti della storia.
Nella classifica degli anni piu’ caldi ci sono infatti nell’ordine – precisa la Coldiretti – il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001, poi il 1994, il 2009, il 2011 e il 2000. Ma il 2017 in Italia è stato soprattutto l’anno piu’ secco di sempre con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la piu’ grave siccita’ da 217 anni con drammatici effetti sull’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro secondo la Coldiretti. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola. Anomalie che – conclude la Coldiretti – si evidenziano anche in questi giorni con l’Italia divisa in due tra il sud con temperature primaverili e il nord sepolto dalla neve con valanghe e frane.