È un’ottima un’arma anti-invecchiamento, utile nel trattamento preventivo dei danni neurologici legati all’eta e al morbo di Alzheimer senile.
La conferma arriva dallo studio – finanziato dalla Regione Toscana – condotto da due gruppi di ricercatori dell’Università di Firenze guidati da Massimo Stefani del Dipartimento di Scienze Biomediche sperimentali e cliniche e da Fiorella Casamenti del Dipartimento Neurofarba appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Plos One.
Gli studiosi hanno verificato su topi transgenici, portatori delle alterazioni collegate con l’Alzheimer, gli effetti della somministrazione dell’olio extravergine di oliva. Alimentati per due mesi con oleuropeina aglicone, presente nell’olio extravergine di oliva, al termine del trattamento hanno mostrato un’assenza di deficit cognitivo e un “marcato aumento della risposta autofagica, considerata protettiva nei confronti del danno cellulare che caratterizzata il morbo di Alzheimer”.
L’olio di oliva è il condimento piu’ apprezzato dagli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 12 chili a testa. L’Italia è il secondo produttore mondiale con circa 250 milioni di piante e una produzione che nel 2012 è stata di circa 4,4 milioni di quintali e puo’ contare su 40 oli extravergine d’oliva Dop/Igp (fonte Coldiretti).