Gli scandali e le reti delinquenziali legate al mondo dell’alimentazione non danno tregua. Accanto agli allarmi catastrofici relativi ai rifiuti in diverse zone del Sud Italia, ora arriva anche la segnalazione di Coldiretti, che in una nota afferma: “con la crisi aumentano le frodi a tavola con un incremento record del 170% del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, per garantire la sicurezza alimentare”. Dati che Coldiretti ha usato per commentare il sequestro da parte dei Nas di oltre 5.200 capi di bestiame nel Casertano a causa della somministrazione illecita di farmaci, mentre a Catania sono state scoperte 30 tonnellate di tonno rosso pescato illegalmente e senza controlli.
Secondo i dati del rapporto Coldiretti-Eurispes sulle Agromafie, nei primi nove mesi del 2013 sono stati sequestrati beni e prodotti per un valore di 335,5 milioni di euro soprattutto con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come la carne (24%), farine pane e pasta (16%), latte e derivati (9%), vino ed alcolici (8%), ma anche in misura rilevante alla ristorazione (20%) dove per risparmiare si diffonde purtroppo l’utilizzo di ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni. A preoccupare – precisa la Coldiretti – è il fatto che su 28.528 controlli in ben 9.877 casi sono state individuate non conformità, in altre parole in quasi un caso su tre. L’attività dei carabinieri dei Nas nei primi nove mesi del 2013 ha portato all’arresto di ben 24 persone mentre 1.389 sono state segnalate all’autorità giudiziaria e 8.300 a quella amministrativa.