Ammontano a 3,5 milioni di euro le risorse stanziate per la gestione ordinaria nel 2015 delle ventisette aree marine protette italiane. Lo stabilisce un decreto della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del ministero dell’Ambiente, che fissa per ogni area marina i fondi disponibili per la realizzazione delle attività programmate volte alla massima efficienza della gestione e alla tutela del sistema di biodiversità dall’inquinamento marino e dagli agenti esterni. A questi si aggiungeranno altri 1,5 milioni di euro, recuperati attraverso l’assestato di bilancio. “La tutela e la valorizzazione dei nostri straordinari tesori naturali, protagonisti anche della nostra presenza a Expo – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – rappresenta un tassello imprescindibile di un nuovo sviluppo sostenibile”.
All’area marina di Porto Cesareo, prima nella classifica dei fondi (l’8,87% del totale) vanno 310 mila euro, seguita da Tavolara (6,98%, 244 mila euro) e Isole Egadi (6,14%, 214 mila euro).
Il riparto dei fondi è stato definito attraverso il software “SODECRI”, che si basa su criteri oggettivi suddivisi in tre ambiti: “tutela dell’area marina protetta”, “efficienza gestionale” e “impatto antropico”. Per quest’ultimo sono stati introdotti due nuovi parametri, i “pareri per concessioni demaniali” e i “pareri per valutazioni d’incidenza”.