AssoRinnovabili ha inviato al Governo una lettera in cui si evidenzia la mancata emanazione del decreto che dovrebbe disciplinare i criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti bancari garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti, per mitigare, almeno in parte, gli effetti negativi dei tagli previsti dalla norma.
“Si tratta di un provvedimento fondamentale e molto atteso dagli operatori che rappresentiamo – dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – in quanto essenziale per l’applicazione dello Spalma Incentivi. Il Governo, incredibilmente, impone agli operatori fotovoltaici di scegliere la modalità con cui sarà ridotta la tariffa, ma non fornisce gli strumenti e le informazioni necessarie affinché tale decisione possa essere presa in maniera seria e consapevole. Ad oggi, restano ancora poco più di 10 giorni lavorativi, un tempo assolutamente insufficiente! E comunque, come detto, non si hanno le informazioni necessarie”.
AssoRinnovabili ha pertanto chiesto che il termine del 30 novembre sia posticipato ad almeno 60 giorni dall’emanazione del decreto MEF che regolerà l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti, cosi da tutelare almeno in parte i produttori e garantire un tempo sufficiente per valutare quale opzione sia la più idonea per ciascun impianto.
“Sembra – conclude Re Rebaudengo – che non si voglia tener conto della complessità della scelta cui va incontro l’operatore: oltre all’analisi dell’impatto economico e finanziario delle singole opzioni, infatti, la decisione finale del produttore dovrà poi essere condivisa e approvata dagli organi decisionali dei principali istituti bancari”.
Intanto, il numero delle aziende che stanno aderendo al ricorso contro lo Spalma Incentivi promosso da assoRinnovabili continua a crescere.