Città e territori segnati per sempre da catastrofi causate dall’uomo. Povertà estreme su cui però si riesce anche a scherzare. L’immigrazione vista dai suoi protagonisti meno favoriti. I diritti violati a causa del genere, dell’orientamento sessuale, della religione. I paradossi comici della crisi economica.
Sono questi alcuni fra gli argomenti delle 23 opere finaliste (tra cui 6 audio) del premio L’anello debole 2014, il riconoscimento della Comunità di Capodarco ai migliori cortometraggi video e audio (sotto i 25’ di durata) su temi ambientali e sociali. A sceglierli è stata una giuria di qualità composta da 19 esperti di livello nazionale, coordinati dal direttore artistico del premio Andrea Pellizzari.
Dal 21 al 29 giugno, sulla terrazza vista mare della grande Comunità di accoglienza di Fermo (nelle Marche), al termine di una rassegna di film e documentari alla presenza dei registi, verranno proiettate e ascoltate tutte le opere finaliste del “Capodarco Corto Film Festival”. Tutti gli eventi del Festival saranno conclusi dalla degustazione dei prodotti delle viticoltura e della gastronomia locali che negli ultimi anni si stanno sempre più affermando a livello nazionale e internazionale.
Questa del 2014 – l’ottava – è un’edizione record: ben 268 le opere in concorso, 103 delle quali sono state selezionate da una commissione interna alla Comunità per essere sottoposte al giudizio dei giurati di qualità. Ma il loro giudizio non è quello definitivo: durante il Festival una giuria popolare formata da oltre cento componenti esprimerà il suo voto e avrà la possibilità di cambiare l’attuale classifica dei finalisti che, proprio per questo, non viene rivelata. Le iscrizioni sono aperte fino al 21 giugno, è sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito del premio.
Il Capodarco Corto Film Festival sarà inaugurato sabato 21 giugno con una serata dedicata a Roberto Minervini, il regista marchigiano fresco vincitore del David di Donatello per il migliore documentario con “Stop the pounding heart”, presentato dal critico Goffredo Fofi. Domenica 22 tocca a “The special need”, di Carlo Zoratti, viaggio comico e delicato di un giovane autistico in cerca della sua prima esperienza amorosa. Si prosegue lunedì 23 con “Piccola patria”, di Alessandro Rossetto (anche lui presente, insieme allo sceneggiatore Maurizio Braucci), storia “nera” ambientata nel profondo Nordest. Martedì 24 è la volta del documentario “Sbarre”, realizzato dagli allievi del Centro sperimentale di cinema di Roma nel carcere fiorentino di Sollicciano. Presenti lo sceneggiatore e presidente del Csc Stefano Rulli e il regista Daniele Segre.
Mercoledì 25 è la volta de “La mia classe” di Daniele Gaglianone, film sull’immigrazione con Valerio Mastandrea, che sarà introdotto dal critico Dario Zonta. Giovedì 26 giugno, serata speciale dedicata al cinema d’animazione con un omaggio al grande Simone Massi, l’anteprima dell’ultimo corto di Roberto Catani e due brevi film di Julia Gromskaya.
Venerdì 27 è “La notte dei corti”, tre ore di proiezione dei 17 video finalisti, inframmezzate da incontri con gli autori e spuntini, presentati da Andrea Pellizzari. Sabato 28, mattinata dedicata all’ascolto dei finalisti audio, durante un “Radio Bus”, e la sera la premiazione dei vincitori nelle quattro sezioni del premio; ospite d’onore il comico Giorgio Montanini, in questi giorni impegnato su Rai Tre con il programma “socialmente scorretto” Nemico pubblico. Infine, domenica 29, serata conclusiva con il concerto di Zibba.
Il premio L’anello debole e il Capodarco Corto Film Festival sono realizzati grazie al contributo economico di Coop Adriatica, della Regione Marche, della Fondazione Carifermo e della Camera di Commercio di Fermo. Godono del patrocinio del Comune e della Provincia di Fermo e la collaborazione di: Fondazione Marche Cinema Multimedia, Marche Film Commission, Tipicità, Sala degli artisti. Media partner è Corriere.it.
Informazioni su www.premioanellodebole.it