Una rassegna dei discorsi che hanno cadenzato la presidenza di Barack Obama dal 2008 al 2013 a cura del giornalista calabrese Francesco Paravati, nella quale non poteva mancare il messaggio lanciato dal Presidente americano a proposito dell’alleanza Fiat-Chrysler il 30 aprile 2009.
“Quest’alleanza darà a Chrysler l’occasione non solo di sopravvivere, ma anche di crescere nell’ambito dell’industria automobilistica mondiale. Fiat ha dimostrato che è in grado di fabbricare automobili ecologiche e a basso consumo, macchine che rappresentano il futuro dell’industria; in base all’accordo, l’azienda italiana ha accettato di trasferire in Chrysler tecnologia all’avanguardia per miliardi di dollari per aiutare il partner americano a produrre auto con le stesse caratteristiche. Fiat si è inoltre impegnata a collaborare con Chrysler per costruire nuove auto e motori a basso consumo proprio qui in America.”
O a commercializzarle, come è il caso della 500 elettrica, che sarà venduta negli Usa ma per ora non in Europa.
Il volume, edito da Donzelli, è stato presentato al Salone del Libro di Torino presso l’area Incontri dello stand della Regione Calabria dall’autore insieme al senatore Roberto Cociancich, capogruppo Pd in Commissione Esteri del Senato, all’onorevole Enzo Amendola, capogruppo Pd nella Commissione Esteri della Camera e all’assessore alla cultura Mario Caligiuri, che ha organizzato all’interno del Salone di Torino l’importante area di incontri di presentazione di autori calabresi.
“Un insegnamento quello che viene rileggendo i discorsi di questo libro che può essere utile anche in Italia – ha detto l’onorevole Amendola, aprendo il dibattito moderato dal giornalista Massimo Tigani Sava – certo Obama ha fatto degli errori ma ha saputo parlare al popolo americano ed è stato coraggioso, come nel caso della Chrysler, salvata dal governo americano anche grazie alla collaborazione con la Fiat, portando il Paese sulla via di uscita da una crisi che altrimenti non avrebbe dato scampo gli Stati Uniti”.
Per il senatore Cociancich: “Riportando i discorsi di Obama alla realtà Italiana, si può capire come il rapporto tra politica e popolo sia diverso e come l’ottimismo e l’orgoglio americano aiutino a uscire dalla crisi, anche grazie all’appello all’appartenenza comune a una grande storia. Mentre gli americani stanno uscendo dalla crisi in Italia continua a essere argomento di discussione solo per consentire agli esponenti di un partito di addebitare agli avversari le colpe dell’attuale situazione”.
“Noi siamo un grande popolo, ma abbiamo bisogno di ritrovarci”, ha concluso il senatore. Per Francesco Paravati l’importanza del messaggio di Obama “sta proprio nella sua capacità di parlare a tutto il popolo, appellandosi a un cambiamento che non riguardi solo la politica, ma che parta dei cittadini per travolgere i politici, a differenza di quanto sta avvenendo in Italia”.
Il giornalista calabrese ha seguito nel 2008 la campagna americana di Obama dalla vittoria nelle primarie fino alla vittoria nella notte delle elezioni del primo mandato, tornando poi a seguire la parte finale della campagna elettorale nuovamente vincente nel 2012.
Per l’assessore alla cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, intervenuto a chiudere il dibattito, “Obama è l’esempio di quanto la politica possa far bene al risveglio di interesse della società”.