Secondo quanto risulta all’Agenzia internazionale per l’energia (Aie), che ha pubblicato la scorsa settimana un’analisi dei mercati mondiali del fotovoltaico, nel 2015 l’Italia ha il record mondiale per quanto riguarda il fotovoltaico: siamo proprio noi a detenere la maggiore quota di energia solare sul totale dei consumi elettrici.
Nonostante la nuova potenza installata da fotovoltaico in Italia continui a calare di anno in anno e l’instabilità normativa.
Analizzando il dato fornito dall’Aie, dobbiamo precisare che si tratta di una stima: una delle principali statistiche del rapporto riguarda la produzione teorica di energia elettrica fotovoltaica, basata sulla potenza installata. Secondo questa stima, con la potenza installata a fine 2015 l’Italia può produrre con il sole l’8% del proprio fabbisogno di energia elettrica (nella pratica ne ha prodotto il 7,8%). Al secondo posto c’è la Grecia con il 7,4%, al terzo la Germania con il 7,1%, al quarto il Belgio al 4%, la Cina è appena all’1%, ancora sotto Stati Uniti e Canada.
Altri numeri che ci riguardano: siamo al quinto posto per potenza installata (18,9 GW, in discesa dopo il quarto del 2014 e il terzo del 2013, dietro a Cina, Germania, Giappone e Stati Uniti) e al 17° per potenza installata nel 2015 (300 MW, era quinta nel 2013 e quattordicesima nel 2014): un trend che non ci fa certo onore. Siamo poi al secondo posto mondiale per potenza installata pro capite: 300 Watt a testa contro i 491 della Germania e i 287 del Belgio.
In merito al mercato mondiale, nel 2015 sono stati installati 50 GW per un totale di 227 GW. La nuova potenza installata è passata da 1,4 GW nel 2005 a 16,6 GW nel 2010 a 50 GW nel 2015.
Il 59% del mercato va alla regione Asia Pacifico mentre l’Europa è scesa al 18% nonostante una crescita in termini assoluti. Americhe in crescita, in particolare Usa, Canada e Cile. La Cina vanta 15,3 GW, seguita dal Giappone con 11 GW, poi Ue e Usa con oltre 7 GW e l’India con 2 GW.
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