Biometano nei nostri motori. Un traguardo sempre più vicino. Piero Gattoni, presidente del Consorzio Italiano Biogas, ha recentemente annunciato l’autorizzazione ricevuta dai primi 10 impianti di produzione e distribuzione del biometano per uso autotrazione.
L’area geografica più promettente per il biometano è il Centro-Nord, da cui provengono finora tutte le richieste di autorizzazione per nuovi impianti. Cuneo ha fatto da apripista con un progetto pilota avviato dall’azienda di servizi energetici Egea per l’alimentazione degli autobus a biometano.
Il prossimo passo sarà l’approvazione delle norme sull’immissione in rete.
Il biogas – e quindi anche il biometano – si può ottenere da effluenti zootecnici, sottoprodotti agroindustriali, colture di integrazione e anche dalla frazione organica dei rifiuti urbani.
E’ prodotto attraverso la decomposizione biologica di sostanza organica in assenza di ossigeno in un processo conosciuto come Digestione Anaerobica. Il biometano è un biogas che ha subito un processo di raffinazione (upgrading) tale da portare la percentuale di metano ad oltre il 95% eliminando la CO2 (che può essere recuperata, anche per usi alimentari) ed altre impurità e contaminanti. E’ un biocarburante avanzato se prodotto da materie prime e carburanti elencati nell’allegato III – DM 10.10.2014, come alghe, rifiuti di vario tipo, paglia, concime animale, pule, ecc. Particolare non trascurabile, è italiano, in quanto producibile dalla nostre aziende agricole creando un perfetto esempio di economia circolare.
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