Google Maps e la FAO hanno concordato di rafforzare la loro collaborazione per rendere il monitoraggio geo-spaziale e i prodotti di mappatura più accessibili; offrendo in questo modo un aiuto ad alta tecnologia ai paesi che stanno affrontando i cambiamenti climatici e agli esperti che, grazie ad esso, potranno disporre di strumenti molto migliori per sviluppare politiche per la gestione delle risorse fondiarie e forestali.
L’ interconnsessione sempre più profonda tra tecnologia digitale e immagini satellitari sta rivoluzionando il mondo in cui i pesi possono stimare, monitorare e pianificare l’utilizzo delle proprie risorse naturali, incluso il monitoraggio della deforestazione e della desertificazione.
“Per la FAO questa non è solamente una partnership, ma un’alleanza strategica” ha affermato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva, sottolineando che l’accordo combina lo sforzo globale dell’Organizzazione per combattere i cambiamenti climatici con l’impegno di Google per aiutare nella raccolta di dati scientifici sul clima e per creare una coscienza collettiva sul tema del riscaldamento globale.
Il nuovo accordo di collaborazione triennale tra Google Maps e FAO mira a rafforzare l’innovazione e l’expertise e ad ampliare in modo sostanziale l’accessibilità a strumenti digitali facili da utilizzare. Essa rappresenta un notevole rafforzamento della collaborazione esistente tra le due organizzazioni e darà slancio e visibilità agli sforzi per l’adozione di pratiche ambientali sostenibili nel mondo.
“Questa partnership è importante perché unisce le forze complementari della FAO e di Google” ha detto Rebecca Moore, Direttore di Google Earth, Earth Engine e Earth Outreach. “La FAO ha decenni di esperienza guadagnata lavorando sul campo in migliaia di progetti in centinaia di paesi. La tecnologia di Google, d’altro canto, è all’avanguardia nel mondo dei big data, del cloud computing e degli strumenti di mappatura semplici da utilizzare. L’applicazione FAO Collect Earth si innesca ottimamente su Google Earth e sul Google Earth Engine per fornire uno strumento semplice ma potente per il monitoraggio delle emissioni di carbonio delle foreste a livello nazionale e globale. E questo funziona già in paesi molto diversi tra loro, cha vanno dal Cile a Panama, alla Namibia, da Papua Nuova Guinea, alla Tunisia e Bhutan. Saremo lieti di rafforzare ulteriormente questa collaborazione a supporto dell’azione globale sul clima e dello sviluppo sostenibile”.
Secondo l’accordo, Google Maps metterà a disposizione del personale FAO e dei partner 1200 credenziali per diventare tester di Google Earth Engine, oltre a fornire formazione e a ricevere feedback sull’esperienza e le necessità degli utenti.
La FAO formerà il proprio staff e il personale tecnico dei paesi membri che lo richiederanno all’utilizzo dei software gratuiti e open source sviluppati nel contesto dell’Iniziativa Open Foris e all’utilizzando della tecnologia Google, come il Google Earth Engine.
Questa collaborazione porterà alla condivisione delle conoscenze e all’ identificazione delle necessità per ampliare il tipo di dati satellitari raccolti, ampliando gli strumenti per monitorare le zone aride e la produttività delle colture agricole.
Il monitoraggio della copertura forestale e dei cambiamenti di utilizzo delle terre é destinato a diventare sempre più importante, mentre i paesi del mondo adottano misure per mitigare i cambiamenti climatici.
Gli strumenti Open Foris sono stati sviluppati con il sostegno economico dei governi di Finlandia, Germania e Norvegia. Essi aiutano i paesi ad ottenere informazioni più dettagliate sulle proprie foreste e sull’utilizzo delle proprie risorse neutrali in un modo più efficiente di quanto non fosse mai stato possibile prima.
“Immagini satellitari e informazioni che richiedevano giorni per essere scaricate e processate, ora possono essere visualizzate in una frazione di quel tempo” dice Giulio Marchi, funzionario forestale della FAO.
Con l’aiuto di Google Earth Outreach, la divisione “Geo for Good” di Google, si é reso disponibile Google Earth Engine sulla piattaforma FAO Open Foris Collect Earth, che è stata disegnata per rendere possibile, anche a persone senza alcuna formazione in remote-sensing (rilevamento a distanza n.d.t.), monitorare i trend di utilizzo dei terreni e il loro cambiamento nel tempo. Strumenti che sono già stati resi disponibili in oltre 30 paesi.
La Divisione FAO della valutazione, gestione e conservazione delle foreste ha già formato centinaia di persone nel mondo all’utilizzo degli strumenti per condurre valutazioni di base sull’utilizzo delle terre. Il tool può monitorare aree piccole anche fino a mezzo ettaro.
In sostanza, l’utente può specificare il tipo di informazione che vuole monitorare, la quale viene ricercata all’interno di un vasto archivio di immagini satellitari a differenti risoluzioni – incluso l’enorme archivio di Landsat del 1972. Selezionando con un click le immagini desiderate, l’utente può confrontare l’area prescelta come appare oggi e come appariva in passato.
Anche se i dati ottenuti dal satellite hanno sempre bisogno di essere verificato con osservazioni sul campo, il risultato permette un monitoraggio migliore della copertura forestale, delle emissioni di gas serra e di un numero di altre variabili.
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