Dalla green economy si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del paese dove è stato raggiunto il record storico nella disoccupazione giovanile. E’ quanto emerge dal Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu e presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai Ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina dove è stato aperto l’Open Space Lavorare con la green economy.
Secondo Coldiretti è in atto un grande processo di rinnovamento nelle campagne, confermato dal fatto che quasi un’impresa agricola italiana su 3 è nata negli ultimi 10 anni. Nell’agricoltura italiana il 6,9% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 54.480 aziende. Di queste circa il 70% opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. “Oggi nelle campagne il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea”. Lo ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’ esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali m anche una migliore qualità della vita”. Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano le occupazioni tradizionali, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna. Lo dimostra il fatto che, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè, tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7 per cento). Un interesse che riguarda anche i giovani under 35 che nel 46% dei casi cambierebbero il suo impiego attuale per diventare imprenditore agricolo se avesse la possibilità di acquisire un terreno, con una percentuale in aumento del 10% rispetto al 2013. La crescita di opportunità nel settore agricolo è dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati all’interno del settore nuovi mestieri con circa il 70% delle imprese giovani che opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, agrigelati e addirittura agricosmetici. Numerosi sono gli esempi di idee innovative nate con la green economy come quella dei peperoncini in verticale e fiori da mangiare salva ambiente e paesaggio lanciati dall’azienda toscana Carmazzi – spiega la Coldiretti – , la prima impresa florovivaistica italiana certificata Iso 1400. Marco e Giacomo Carmazzi hanno sviluppato una tecnica di “muri verticali” adatti ad ogni ambiente, dal balcone alla finestra, che oltre a permettere la coltivazione hanno la funzione di mitigare la brutture urbanistiche e rendere più vivili e più belli gli spazi urbani. Ha puntato, invece, tutto sul km zero salva ambiente – prosegue la Coldiretti – l’agrigelateria “Lo Scoiattolo” di Massa, il cui titolare Paolo Angelini ricava gustosissimi gelati dalle specialità toscane più note, preparati esclusivamente con prodotti forniti dalle aziende agricole della zona accreditate a Campagna Amica. Un esempio? Il gelato al Brunello di Montalcino ed un gusto particolarissimo all’olio extravergine di oliva da abbinare alla classica bruschetta toscana. Il latte arriva direttamente dalle mucche delle Alpi Apuane, le fragole, così come la frutta rigorosamente di stagione, dalle fattorie limitrofe accreditate, mentre l’acqua sgorga dalle terme di San Carlo sulle colline massesi. Sempre in Toscana – continua la Coldiretti – Valentina Rappelli, giovane imprenditrice massese, ha avviato una sistema di bioingegneria usando il Vetiver, una pianta capace di prevenire e contrastare fenomeni franosi, smottamenti e frane nel nostro Paese sostituendosi al cemento e ad interventi “riparatori” di somma urgenza. Il Comune di San Miniato è stato uno dei primi comuni italiani a sperimentare l’applicazione del vetiver con ottimi risultati. Paolo Guglielmi, aspirante broker di borsa “pentito” – prosegue la Coldiretti -, ha avviato nelle campagne di Monte San Vito, in provincia di Ancona, le prime agricolonie, cioè veri e propri campi scuola in campagna, per far trascorrere ai bambini del buon tempo a contatto con la natura anche costruendo giocattoli di campagna con legno riciclato, giocando alla “zappa al tesoro”, realizzando stampe tramite l’utilizzo delle foglie. Oltre ai bambini, ospita in azienda ragazzi disabili per il recupero lavorativo e accoglie anziani per insegnare ai giovani gli antichi mestieri artigiani e contadini. A tutto ciò – evidenzia la Coldiretti – ha abbinato l’organizzazione di laboratori didattici, oltre alla produzione di ortaggi biologici che commercializza nella rete di Campagna Amica. A “Ca’ Lumaco”, in Emilia Romagna, Emanuele Ferri ha, invece, scelto di utilizzare più moderne tecnologie elettroniche per salvare dall’estinzione la Mora Romagnola, una delle razze di maiale più antiche dell’Emilia Romagna, autentico patrimonio per la biodiversità. In collaborazione con il Politecnico di Milano, il titolare Emanuele Ferri ha introdotto nella sua stalla attraverso una web cam consultabile anche tramite iPhone. La marchiatura avviene con un microchip che permette di risalire all’intero albero genealogico dei piccoli maiali. Acquistando i suoi salumi è possibile conoscere quindi anche il tipo di alimentazione, le attenzioni a loro riservate, tutti i controlli veterinari, l’igiene degli ambienti e persino la cura della stagionatura delle carni. Biodiversità e salvaguardia del territorio – continua la Coldiretti – sono le “mission” dell’azienda agricola Remedia, che nella zona di Quarto di Sarsina, nel Forlivese coltiva circa 10 ettari con oltre oltre 150 specie di erbe aromatiche e officinali che trasforma in più di mille preparati per prodotti erboristici e cosmesi vegetale direttamente nel proprio laboratorio, offrendo lavoro a più di 30 persone, portando avanti al contempo un’attività di ricerca all’avanguardia che consente di “sfornare” prodotti sempre più innovativi. Il rispetto della natura, parte integrante della missione di Remedia, inizia dalla coltivazione che non solo è biologica ma anche bioenergetica, cioè supportata – evidenzia la Coldiretti – da un metodo sviluppato in seno all’azienda stessa per migliorare ulteriormente la fertilità dei terreni e la salute delle piante. L’Agriturismo Valle Reale (Arpino, provincia di Frosinone) propone, invece, una originalissima linea di bomboniere gastronomiche abbinata all’innovativo servizio di “wedding planner green “, con soluzioni utili ed ecocompatibili per l’organizzazione del matrimonio. Si va dall’allestimento floreale in chiesa o al comune, al pranzo nuziale rigorosamente con menù a km zero, dal pic-nic organizzato nel verde attrezzato dell’azienda alla fattoria didattica per intrattenere i bambini durante l’evento, fino alle bomboniere confezionate con eccellenti prodotti enogastronomici del territorio ciociaro e rifinite con lo strame pianta tipica delle nostre colline. In Abruzzo, a Città Sant’Angelo (Pescara) le migliori spremute di olio extravergine d’oliva diventano – conclude la Coldiretti – gocce grazie ad un innovativo dosatore spray che permette di spruzzare sulle pietanze la dose giusta d’olio senza sprecarne neanche una goccia. Una bella innovazione che ha incuriosito già moltissimi tra i più eleganti ristoranti del Belpaese. Ma l’olio della famiglia D’Alessio si accompagna anche alle perle di cacao per diventare un gustosissimo cioccolatino. Una storica azienda agricola che affonda le proprie radici nelle lontane generazioni, coglie la sfida di vincere la scommessa con la contemporaneità.