Dal 1° settembre 2015, tutte le automobili immatricolate in Europa devono essere Euro 6.
L’obbligo è scattato a settembre 2014 per le nuove omologazioni, mentre è stato lasciato un anno di tempo ai costruttori per aggiornare tutti i modelli a listino. La normativa europea prevede per le Euro 6 limiti più stringenti per le emissioni di CO2 e per il consumo, ma anche per gli NOX, ovvero ossidi di azoto, che caratterizzano in particolar modo i diesel.
I nuovi diesel Euro 6, oltre al filtro antiparticolato o Fap reso necessario dalle Euro 5, sono dotati di trappole per gli NOx o, nei casi dei motori più grandi, di un sistema di trattamento dei gas di scarico che utilizza un additivo a base di urea. Le Euro 5 non ancora vendute entro tale data, sono disponibili nelle concessionare già munite di targa e vendute a km zero.
In concomitanza con questa scadenza, le case automobilistiche europee hanno lanciato una campagna per promuovere le nuove motorizzazioni diesel.
La campagna (su www.cleandieseltech.eu), precisa una nota Acea, serve a far conoscere il “diesel pulito”.
Negli ultimi 15 anni, prosegue Acea, i limiti di emissione di ossidi di zolfo (NOx) per le auto sono stati ridotti dell’84%, quelli del particolato del 90%. Le auto diesel hanno inoltre emissioni di CO2 del 15% inferiori rispetto alle equivalenti motorizzazioni a benzina.